Muore dopo una gastroscopia: tre tra medici e infermieri indagati per omicidio colposo

Un uomo è morto dopo una gastroscopia. È successo cinque giorni fa a Roma. Come riporta il Messaggero.it, Aldo, un ottantenne romano è andato in ospedale per sottoporsi a un esame di controllo, un accertamento di routine perché aveva problemi allo stomaco. Una volta tornato a casa, ha iniziato a stare male e si è accasciato in terra. A chiamare i soccorsi sono stati i familiari che si sono subito preoccupati delle condizioni di salute del parente. Sul posto è intervenuto il personale sanitario del 118 che ha tentato di stabilizzare la vittima e l'ha trasportata in ospedale per le cure mediche necessarie al caso. Trasferito d'urgenza al policlinico di Tor Vergata è deceduto nel giro di 24 ore.
Le indagini
Sul caso sta indagando la procura di Roma. I familiari di Aldo, assistiti dall'avvocato Carlo Taormina, hanno deciso di sporgere denuncia per andare in fondo alla vicenda e capire se qualcuno abbia responsabilità sulla morte del parente. Il pubblico ministero Maria Gabriella Fazi ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e ha iscritto sul registro degli indagati tre dipendenti dell'ospedale: il medico che ha effettuato l'esame, uno strumentista e un infermiere. Nella giornata di ieri, mercoledì 25 ottobre, è stata disposta l'autopsia e sono state sequestrate le cartelle cliniche della vittima.
Muore dopo una gastroscopia
Aldo ha effettuato la gastroscopia il 20 ottobre, presso il policlinico Casilino. L'intervento ambulatoriale, che non prevede ricovero, si è svolto presso l'Unità operativa Endoscopica del nosocomio, senza complicanze. La diagnosi è stata di una "neoformazione nell'antro gastrico" e avrebbe dovuto fare altri accertamenti. L'anziano è stato poi dimesso dalla struttura e rimandato a casa, dove si sarebbe sentito male fino a non riuscire a sorreggersi in piedi e dopo diverse ore sarebbe deceduto.