Ha il morbillo, si aggrava e muore: aperta una inchiesta
Sabato pomeriggio una bambina di 4 anni è morta al Policlinico Gemelli di Roma, dove era ricoverata da quattro mesi per cercare di combattere contro una rara forma di encefalite. La sua odissea, però, come racconta il Corriere della Sera, era iniziata già alcuni mesi prima, quando dopo aver avuto il morbillo la piccola era stata colpita da una panencefalite subacuta sclerosante. Una diagnosi che però non era arrivata subito: da fine ottobre la bimba era stata ricoverata per tre settimane anche all'ospedale Bambin Gesù, dove i medici avevano cercato di trovare una cura per arginare le sue sofferenze e i continui attacchi epilettici di cui soffriva.
La Procura apre un'inchiesta per omicidio colposo
Adesso i genitori della piccola – nipote di un professore ordinario di Medicina alla Sapienza – hanno depositato una querela per cercare di capire se i medici degli ospedali in cui è stata in cura la figlia abbiano fatto il possibile per salvarla. La Procura ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo e il pubblico ministero Attilio Pisani ha disposto l’autopsia della piccola insieme all’acquisizione della cartella clinica nei due ospedali dove è stata seguita. Secondo i genitori della bambina, la piccola avrebbe potuto essere ancora in vita se i medici avessero adottato cure farmacologiche più adeguate al tipo di malattia di cui ha sofferto Clara, una forma di encefalite rara e molto spesso mortale. L'accusa è rivolta quindi innanzitutto contro i medici che per primi presero in cura la bambina, e non riuscirono a diagnosticare subito la malattia. Ma i genitori ritengono anche che, se fossero stati scelti altri trattamenti terapeutici la bambina avrebbe sofferto meno. Adesso il consulente nominato dal pm dovrà cercare di capire se le accuse dei genitori possano trovare qualche fondamento nella condotta dei medici che hanno cercato di curare la loro figlia.