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Multe fino a 500 euro per chi dà da mangiare alle anatre del lago di Castel Gandolfo

Il Comune di Castel Gandolfo ha emanato un’ordinanza in cui vieta a turisti e bagnanti di dare da mangiare alle anatre del lago. La misura è stata adottata come prevenzione contro la ‘dermatite del nuotatore’, provocata da alcuni parassiti ospiti nel corpo delle anatre selvatiche. L’obiettivo è quello di cercare di non farle avvicinare a riva.
A cura di Enrico Tata
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Sarà vietato dare da mangiare alle anatre del lago di Castel Gandolfo. La decisione è stata presa, si legge nell'ordinanza firmata dal sindaco del comune dei Castelli Romani, in seguito alle segnalazioni dei bagnanti arrivate lo scorso anno in merito a casi di ‘dermatite del nuotatore'. Per evitare il ripetersi di episodi simili l'obiettivo per questa estate è quello di tentare di non fare avvicinare troppi volatili a riva. Le anatre selvatiche, infatti,  "sono ospiti naturali di un parassita – forme larvali (furcocercarie) di vermi piatti compatibili con il genere Trichobilharzia sp -, che può provocare nell'uomo la ‘dermatite del nuotatore' o del bagnante. Una reazione epidermica la quale si manifesta con piccole lesioni cutanee che, dopo le prime 24 ore, vanno a scomparire. Questi parassiti non sono in grado di penetrare l'uomo e non danno luogo a patologie più gravi".

Multe fino a 500 euro per chi dà da mangiare alle anatre

Chi verrà sorpreso a dare da mangiare ai volatili verrà sanzionato con un multa da un minimo di 25 euro a un massimo di 500 euro. L'Amministrazione Comunale, si legge nel comunicato diffuso dal Comune di Castel Gandolfo, ricorda ai bagnanti le seguenti indicazioni dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale e della ASL RM 6:
– cospargersi di crema per il sole resistente all'acqua prima di bagnarsi nel lago;
– fare la doccia appena terminato il bagno;
– asciugarsi accuratamente e cambiarsi il costume appena usciti dall'acqua;
– evitare di dare da mangiare agli animali granaglie, scarti ed avanzi alimentari per non richiamare a riva un gran numero di esemplari di anatre selvatiche".

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