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Multe annullate per 200mila euro a imprenditori e vip: 14 indagati

Sono finiti nei guai in 14, tra cui 3 vigili urbani. Sono accusati di truffa e falso ai danni dello Stato per aver annullato, grazie ai caschi bianchi compiacenti, multe e contravvenzioni per 200.000 euro. In particolare i vigili accusati avrebbero usato finti pass per disabili per ottenere l’annullamento per imprenditori e persone influenti.
A cura di Va.Re.
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Sono finiti nei guai in quattordici: avrebbero annullato migliaia di multe, per un importo calcolato di 200.000 euro che sarebbero dovuti finire nelle casse del Campidoglio. Il tutto per favorire persone influenti o famose. Questo è il risultato dell'inchiesta con al centro l'Ufficio contravvenzioni del quartier generale della Polizia Locale in via Ostiense. In tutto 14 indagati, tre di loro sono vigili urbani, gli altri i cittadini che avrebbero goduto di quell'illecito privilegio. Le accuse per tutti sono di falso e truffa ai danni dello Stato.

Nell'elenco dei beneficiari delle azioni dei presunti vigili infedeli, compaiono gli imprenditori Silvio e Alessandro Bernabei, che avrebbero risparmiato 100.000 euro di contravvenzioni. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, grazie ad un vigile compiacente, avrebbero ottenuto l'annullamento di 1.288 multe dei veicoli della loro società, la "Spirit Service" e la "Bernabei Liquori". Per ottenere di non far pagare le multe i dipendenti corrotti avrebbero anche compilato moduli di ricorso, sostenendo che i mezzi erano guidati da persone invalide, con tanto di firma e dichiarazione giurata da presentare in prefettura. Il giochetto sarebbe andato avanti per anni, dal 2007 al 2013.

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