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Mostra dei Cento pittori in via Margutta: dal 17 al 20 ottobre la storica esposizione colora Roma

Arte e Storia si fondono insieme nella celebre mostra dei Cento pittori di via Margutta, che dal 17 al 20 ottobre torna a colorare il cuore di Roma. Nata nel 1953 come iniziativa spontanea di artisti del secondo dopoguerra, è giunta alla 113esima edizione.
A cura di Alessia Rabbai
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Foto di Associazione Cento pittori di via Margutta
Foto di Associazione Cento pittori di via Margutta

La storica mostra dei Cento pittori di via Margutta torna a colorare il cuore di Roma. L'esposizione, giunta alla 113esima edizione, si terrà da giovedì 17 a domenica 20 ottobre. Un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati, una vera e propria galleria all'aperto, dove ogni anno vengo esposte oltre mille opere realizzate con tecniche diverse e ispirate ad altrettante correnti. Nel rione Campo Marzio, antica sede di botteghe artigiane, residenza negli anni Cinquanta del Novecento di personaggi famosi e luogo caro ad Antonio Canova, Arte e Storia si fondono insieme in un evento nato nel 1953, come iniziativa spontanea di artisti del secondo dopoguerra. Ad inaugurare la caratteristica mostra promossa dall’associazione ‘Cento Pittori via Margutta' con il Patrocinio di Regione Lazio, Roma Capitale e Municipio Roma I, sarà il presidente del Consiglio regionale Mauro Buschini mentre le opere saranno presentate dalla critica d'arte Marta Lock.

"L’Associazione Cento Pittori di Via Margutta, si pone da sempre l’obiettivo di essere contenitore culturale e divulgativo per il pubblico romano, un polo che centralizza l’importanza dell’arte, tiene viva e vivace la storica via Margutta e diviene punto di riferimento e di apertura alle nuove voci contemporanee, mettendo in interrelazione linguaggi espressivi più classici con quelli più innovativi, dando spazio al talento di pittori locali e internazionali – sono le parole di Marta Lock – Portare l’espressione creativa nelle strade, nelle differenti forme in cui questo concetto viene inteso – dai monumenti pubblici a opera di grandi scultori contemporanei fino ad arrivare ai murales e i graffiti della Street Art -, è un imperativo per gli artisti proprio per non far perdere alle persone il contatto con la semplicità e l’immediatezza dell’arte, che si deve adeguare ai ritmi veloci e alle modalità dei contemporanei mezzi di comunicazione e di intrattenimento".

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