Morto Paolo Villaggio, non lo vedremo più sedere ai tavolini del bar Amelie
Si è spento ad 84 anni Paolo Villaggio, da alcuni giorni ricoverato al Policlinico Agostino Gemelli. L'attore era genovese di nascita ma romano di adozione. Una figura familiare per chi si trova spesso a passare per piazza Verbano e dintorni, nel quartiere Trieste-Salario, dove Villaggio abitava circondato dai suoi libri e cimeli, con la moglie e i suoi due cani labrador.
Vestito con le sue ampie dishdasha, sciarpe di lino di colori pastello e cappelli a falda, sedeva spesso e volentieri ai tavolini del al bar Amelie, da solo o in compagnia. Schivo e riservato, qui tutti rispettavano la sua privacy. Capitava poi che qualcuno lo riconoscesse in quel suo abbigliamento eccentrico, passanti di ogni età che timorosi si avvicinavano per un autografo o una stretta di mano.
Come pochi altri attori e interpreti, Paolo Villaggio è stato amato da almeno quattro generazioni. Per la sua intelligenza e per l'ingegner Ugo Fantozzi, per l'umorismo caustico e spesso feroce con cui raccontava i suoi personaggi.