Morto Lanfranco Malaguti, grande chitarrista jazz italiano: caduto da quarto piano ospedale Viterbo
È Lanfranco Malaguti l'uomo di 70 anni precipitato la sera del 9 dicembre dal quarto piano dell'ospedale di Belcolle a Viterbo. Il più grande chitarrista jazz italiano, conosciuto in tutto il mondo per la sua bravura e la sua versatilità in campo musicale, è deceduto praticamente sul colpo. Si trovava a Viterbo perché sembra che avessero ricoverato il figlio: a un certo punto ha detto che andava in bagno, ma quando i parenti hanno visto che non faceva ritorno hanno chiamato i soccorsi. Hanno sfondato la porta, ma di lui non c'era traccia. Il suo corpo è stato trovato in un cortiletto interno dell'ospedale, ormai privo di vita. Sulle cause del decesso sono in corso indagini: tutte le ipotesi sono al vaglio degli inquirenti, sia quella dell'incidente sia quella del suicidio. Attualmente non si conoscono ulteriori dettagli sul tragico avvenimento.
La carriera di Lanfranco Malaguti, il più grande chitarrista jazz italiano
Lanfranco Malaguti era, insieme a Carlo Pes e Franco Cerrari, tra i più conosciuti jazzisti italiani. Nato a Roma il 20 marzo 1949, ha sviluppato sin da bambino una passione per la musica e per la matematica, tanto che ha intrapreso anche la carriera di insegnante. Nel 1984 ha inciso il primo disco, dopodiché ha partecipato a varie trasmissioni radiofoniche e televisive non solo in Italia, ma anche in Brasile e in Slovenia. Ha composto sigle televisive per la Rai e prestato la sua chitarra a numerosi Festival di Musica Jazz, dove molte persone accorrevano solo per vederlo muovere le dita e produrre quei suoni fantastici frutto di studio e passione. Il suo disco più famoso è ‘Something', un album con canzoni di musica pop – esclusivamente Beatles – rivisitate in chiave jazz. Il mondo della musica oggi lo piange: ha perso non solo un grande artista, ma anche un maestro eccezionale.