Morte Maurizio Cirilli: assolto il tassista accusato del decesso del giornalista del Tg1

La Corte di Cassazione ha assolto in via definitiva Andrea Di Tosto, il tassista accusato di omicidio colposo per l'incidente stradale in cui perse la vita il giornalista del Tg1, Maurizio Cirilli. Il drammatico evento ha avuto luogo il 20 settembre 2013 a Roma, sul Raccordo Anulare: Cirilli viaggiava sul suo scooterone Yamaha TMax quando si è andato a schiantare contro un taxi fermo sulla corsia d'emergenza in prossimità del km 62,100, nei pressi dello svincolo di Via della Pisana. L'impatto con l'Opel Zafira è stato fatale per il giornalista, che è deceduto quasi sul colpo a causa della gravità delle ferite riportate. Il tassista si era fermato per "un impellente bisogno fisiologico". Secondo gli inquirenti, l'uomo non poteva fermarsi in quel punto: e la sosta vietata sarebbe stata la causa della morte di Maurizio Cirilli. Già il Tribunale di Roma però, lo aveva assolto in primo grado perché il fatto non costituisce reato. E, vista la sua età – 72 anni – e i suoi problemi fisici, era autorizzato a fermarsi a causa di "una condizione di malessere che legittima a fermarsi in corsia d’emergenza". La Cassazione ha confermato quest'impostazione, e il tassista è stato assolto definitivamente. Il figlio e il fratello della vittima adesso dovranno pagare anche le spese processuali.
Chi era Maurizio Cirilli, giornalista del Tg1
Maurizio Cirilli ha lavorato in Rai per oltre trent'anni. Aveva 62 anni quando è morto e appena due giorni prima aveva festeggiato la pensione con i propri colleghi. Ha iniziato a lavorare in televisione nel 1977, a soli 26 anni, come assistente operatore al Tg2. Dopo la gavetta iniziale, è diventato operatore e poi telecineoperatore giornalista. Una carriera sfolgorante e piena d'impegno quella di Cirilli che, grazie alla passione per il mestiere, nel 2002 ha fatto il salto entrando al Tg1. Dopo qualche tempo è diventato caporedattore nella segreteria di redazione e per anni ha svolto il suo lavoro con dedizione e costanza. È stato lui a decidere di andare in pensione: voleva finalmente godersi la famiglia e i nipotini. Qualche giorno dopo, sul Raccordo Anulare, ha purtroppo trovato la morte.