Morte di Sestina Arcuri: domani la Cassazione deciderà sull’arresto del fidanzato
È stata rimandata a domani la decisione dei giudici della Cassazione, che si esprimeranno sul ricorso presentato dalla difesa contro l'arresto e il carcere nei confronti di Andrea Landolfi. Il trentenne è ritenuto responsabile dell'omicidio della ex fidanzata Maria Sestina Arcuri, la 26enne di Nocara morta lo scorso febbraio all'ospedale Bel Colle, a seguito di una rovinosa caduta dalle scale dell'abitazione della nonna di lui a Ronciglione, in provincia di Viterbo. La procura di Viterbo e il Tribunale del Riesame sono convinti che sia stata lui ad ucciderla, dopo averla lanciata di proposito. A chiedere l'arresto nei confronti di Landolfi il pubblico ministero Franco Pacifici, richiesta rigettata dal giudice per le indagini preliminari Francesco Rigato, poi accolta dal Riesame. Terminata d'udienza prevista in calendario per oggi, il verdetto della Cassazione è atteso per domani.
Il ricorso all'arresto
Il legale della difesa, Luca Cococcia ha depositato la documentazione per il ricorso all'ordinanza d'arresto lo scorso 19 giugno, presso la Cancelleria del Tribunale della Libertà a Roma. "Ho rilevato dei vizi di legge, in quanto la Cassazione è deputata a verificare se sia stata rispettata la legge processuale, se ci siano stati problemi in ordine alla contraddittorietà della motivazione o carenze motivazionali – ha spiega l'avvocato contattato da Fanpage – Ho evidenziato alla Cassazione quattro motivi per i quali chiedere ricorso". E ha aggiunto: "Il più rilevante è quello relativo all'attività svolta sul minore, riguardo a violazioni di legge sull'esame così come è stato svolto dalla Procura".
Il figlio di Landolfi: "Papà ha lanciato Sestina dalle scale"
Gli inquirenti che indagano sulla morte di Sestina, hanno ascoltato il figlio di cinque anni del fidanzato, in un'audizione protetta. "Papà l'ha lanciata dalle scale" queste le parole del bambino, che avrebbe assistito a quanto accaduto durante la notte dei drammatici fatti. I giudici del Riesame hanno ritenuto attendibile il racconto del piccolo, mentre sostengono che Mirella Iezzi, la nonna di Andrea, "mente su tutta la linea" e come il nipote, non racconterebbe la verità sulla dinamica della caduta della coppia.