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Morta in casa da due anni, sotto accusa i condomini. L’amministratore: “Non siamo mostri”

Maria Carmela Privitera, 63 anni, ex docente in pensione è stata trovata morta in un appartamento nella zona di Ponte di Nona, nella periferia di Roma. Il cadavere giaceva in casa da 2 anni. Nel mirino i vicini che hanno sigillato il portoncino della donna con dello scotch. L’amministratore: “Non siamo mostri, avevamo segnalato alle autorità, nessuno è intervenuto”.
A cura di An. Mar.
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Ha scosso profondamente la comunità della zona di Ponte Nona la vicenda di Maria Carmela Privitera, la professoressa morta in casa da sola due anni, il cui cadavere è venuto alla luce solo da pochi giorni. Il corpo della donna, 63 anni, ex docente in pensione,è stato trovato lo scorso 16 settembre in un appartamento del civico 376 di viale Francesco Caltagirone, a Nuova Ponte di Nona, quasi del tutto mummificato. A fare la scoperta l'ufficiale giudiziario, giunto fino all'appartamento al quarto piano della palazzina per una ingiunzione di sfratto.

Di Maria Carmela Privitera nessuno aveva notizie dal gennaio 2014. Nessuno sembra aver bussato a quella porta che fino a pochi giorni fa celava il corpo della donna morta in solitudine. Difficile immaginare che nessuno dei residenti dello stabile si ponesse domande sulle condizioni della donna che abitava a pochi metri dalle loro case. Infatti, ad attirare l'attenzione dei condomini, era stato l'olezzo che proveniva dal portoncino dell'abitazione della donna. I vicini di casa si sono limitati a sigillare le fessure dell'ingresso con del del nastro isolante, così da non sentire l'odore molesto.

Una circostanza che ha attirato le critiche dell'opinione pubblica e tanto che è intervenuto l'amministratore del condominio, Francesco Gargiuoli, che spiega a Roma Today: "A Ponte di Nona molte persone si conoscono, si salutano, scambiano parole e condividono nei fatti una vicinanza delle proprie abitazioni. In molti si sentono colpiti da tale vicenda – sottolinea – ma tutti negano gli infamanti requisiti morali che in questi giorni sono stati attribuiti agli abitanti di Ponte di Nona". Sulla presunta indifferenza a quanto accadeva nell'appartamento Gargiuoli riferisce di aver fatto, come amministratore, numerose segnalazioni alle autorità sanitarie competenti e alle forze dell'ordine, su quell'appartamento. "Appare evidente – sottolinea – che alcuna autorità è intervenuta né mai si è interessata della vicenda".

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