Montespaccato, la squadra strappata ai clan vola in serie D: “Oggi è il simbolo della legalità”
Una bella storia di riscatto quella della squadra di calcio Montespaccato: strappata due anni fa alle mani dei clan, ora festeggia la promozione in serie D. Due anni di sacrificio, lavoro e anche tanta passione hanno trasformato quello che era un oggetto della mala romana, in un gioiellino di aggregazione di uno dei quartieri più periferici di Roma. "Abbiamo avuto un riscontro che va al di là della promozione in serie D – dichiara a Fanpage.it Massimiliano Monnanni, presidente dell'Asilo Savoia – Per noi questo non è solo un modo per far parlare in modo positivo della squadra di calcio, ma anche l'occasione per raccontare un bell'esempio di cambiamento del quartiere, partito nel 2018 da un'operazione di polizia". La squadra e gli impianti del Montespaccato erano nelle disponibilità del clan Gambacurta, colpito nel 2018 dall'operazione Hampa, messa in atto dai carabinieri. Adesso, il riscatto e la promozione in serie D.
Zingaretti: "Stop a degrado ed emarginazione"
Alle celebrazioni per questo importante traguardo ha presenziato oggi anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. "Questo campo, la passione che ci hanno messo questi ragazzi e il fatto che sia aperto, è la dimostrazione di quanto sia importante combattere contro la mafia – ha dichiarato Zingaretti – Per la legalità, per lo sport, per la socialità, per i quartieri periferici. E voi, con la storia di questi due anni, avete dimostrato che ne vale la pena. Se non ci fosse stato questo accordo oggi lo spazio sarebbe stato luogo del degrado e dell'emarginazione, oggi è il luogo della vita, della passione della legalità". Oltre a giocare a calcio, i ragazzi del Montespaccato svolgono un ruolo importante nella comunità: aiutano gli anziani e hanno organizzato un centro estivo per i bambini, in modo da distrarli dopo questo brutto periodo che hanno passato chiusi in casa.