Molestie al liceo Tasso, parla la studentessa: “Il prof mi mandava sms porno, schifosi”
"Il suo unico interesse era sessuale. Lo si capisce fin dai primi messaggi a sfondo erotico, volgarissimi", racconta a Fanpage.it una delle ragazze che hanno denunciato un professore di storia e filosofia del liceo classico Torquato Tasso di Roma. Questo il testo di alcuni messaggi inviati dal prof: "Premere delicatamente con la punta del naso il tuo capezzolo destro e poi leccarlo con la sola punta della lingua". E ancora: "Sono disgustato da te. Parli e ragioni come una baldracca. Ti lascio alla movida". "Nei messaggi ci sono insulti e parolacce. Sono schifosi, tendenti al porno, che non accetterei neanche da un mio coetaneo. E poi detto da una persona che ha quasi 70 anni fanno un certo effetto", dice la giovane studentessa.
La studentessa: "Non potevo mandarlo a quel paese, era un mio prof"
"Lui ha avuto sempre un'attenzione per le ragazze in generale. Capita che si invaghisca di te o di qualcun'altra. Lo fa in maniera all'inizio non inopportuna e non sembra una cosa pericolosa o grave. Il mio numero lo aveva già da un anno, lo ha di molte ragazze e ragazzi", continua la studentessa del Tasso.
Secondo l'avvocato del docente, intervistato Alessio Viscardi per Fanpage.it, "bisogna capire se si tratta di una fattispecie di reato come la molestia, c'era reciprocità nei messaggi e non c'è mai stata la richiesta di cessare lo scambio". Secondo la studentessa è vero il contrario: "Mi ha iniziato a scrivere messaggi e io ho detto dopo una settimana che non ne volevo altri. Quando era troppo lo dicevo. Comunque li cancellava subito i messaggi e diceva anche a me di farlo. E quindi lui pensa che non esistono più, e invece esistono e li hanno letti tutti. Era un mio professore e sarebbe rimasto un altro anno con me. Non potevo mandarlo a quel paese. Quando gli dissi di non cercarmi più lui si arrabbiò tantissimo e a scuola non mi salutava, mi guardava male". Il prof è stato accusato di molestie da quattro studentesse e per questo indagato dalla Procura di Roma.