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Minacciò alunni con le forbici: per lo psichiatra non era in grado di intendere e volere

Era il 26 marzo quando Sonia Scipioni, bidella nella scuola elementare Pietro Romualdo Pirrotta nel quartiere romano di Centocelle, periferia est della Capitale, minacciò un’intera classe con un paio di forbici. Oggi la donna, 36 anni, è stata giudicata “incapace di intendere e di volere al momento del fatto”.
A cura di Va.Re.
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Era il 26 marzo quando Sonia Scipioni, bidella nella scuola elementare Pietro Romualdo Pirrotta nel quartiere romano di Centocelle, periferia est della Capitale, minacciò un'intera classe con un paio di forbici. Oggi la donna, 36 anni, è stata giudicata "incapace di intendere e di volere al momento del fatto ma capace di stare in giudizio". Una valutazione contenuta nella perizia effettuata sulla bidella dallo psichiatra Francesco Raimondo e consegnata questa mattina, durante l'udienza per l'incidente probatorio, nelle mani del Gip Simonetta D'Alessandro. Per Sonia Sciopioni le accuse sono quelle di sequestro di persona e minacce. L'esplosione di rabbia e violenza nei confronti dei piccoli alunni, scoppiò apparentemente senza alcuna ragione: mentre brandiva le forbici la donna scandiva frasi sconnesse e senza senso. Dopo che l'insegnante in quel momento in aula riuscì a riportarla alla calma, la bidella fu presa in consegna dalla polizia, allertata grazie ad un alunno che era riuscito a scappare dalla classe, e sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio presso l'ospedale Fatebenefratelli.

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