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Militare si suicida sparandosi a Palazzo Grazioli. L’Esercito: “Motivi sentimentali”

Enrico De Mattia, 25enne caporal maggiore dell’Esercito impegnato nell’operazione “Strade sicure”, si è suicidato ieri pomeriggio a Roma sparandosi con la pistola d’ordinanza in un bagno di Palazzo Grazioli, residenza romana di Silvio Berlusconi. Era originario di Angri, in provincia di Salerno.
A cura di Francesco Loiacono
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Palazzo Grazioli (foto di Lalupa via Wikipedia)
Palazzo Grazioli (foto di Lalupa via Wikipedia)

Tragedia ieri a Palazzo Grazioli, residenza romana dell'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Un militare dell'Esercito, impegnato nell'operazione "Strade sicure" proprio davanti al palazzo, si è tolto la vita sparandosi con la pistola d'ordinanza all'interno dell'edificio. A rendere noto l'episodio, confermato poi da ambienti militari e dal presidente della Commissione difesa della Camera, il Cinque stelle Gianluca Rizzo, è stato il sito Grnet.it. La persona morta suicida era il 25enne Enrico De Mattia, caporal maggiore di 25 anni originario di Angri, in provincia di Salerno e proveniente dal primo Reggimento granatieri di Sardegna. Stando alle ricostruzioni, ieri pomeriggio era di turno davanti alla residenza romana di Berlusconi. Attorno alle 15 sarebbe entrato in un bagno del palazzo portandosi con sé la pistola d'ordinanza e successivamente si sarebbe sparato alla testa. Non sono chiari i motivi del gesto, né se il militare abbia lasciato un biglietto per spiegarne le ragioni. È il terzo suicidio in sei mesi di un militare impegnato nell'operazione "Strade sicure".

"Ho contattato i vertici della Difesa per comprendere la veridicità della notizia che da ieri circola: è ufficiale purtroppo, un militare in servizio in operazione ‘strade sicure' si è tolto la vita – ha scritto oggi su Facebook il presidente della Commissione difesa Rizzo – Riserbo e vicinanza alla famiglia della vittima in questo momento. La vita di un militare è soggetta più di altre categorie a subire contraccolpi psicologici legate alla specificità del ruolo. Serve assolutamente e immediatamente una task force in grado di affrontare in maniera strutturale il tema dei suicidi nelle ffaa e nelle ffo".

Fonti dell'Esercito hanno dichiarato all'Ansa che all'origine del suicidio ci sarebbero "motivi sentimentali", che niente avrebbe a che vedere con le mansioni in divisa del 25enne. E che "il ragazzo non era sposato e non aveva figli". "A nome di tutti i militari della Forza armata, esprime la sua vicinanza e il proprio profondo cordoglio alla famiglia del caporal maggiore (VFP4) scomparso tragicamente in servizio. Personale dell'Esercito ha immediatamente informato la famiglia e, sin dal primo momento, sta fornendo il massimo supporto logistico e psicologico alla stessa", ha dichiarato il capo di Stato maggiore dell'Esercito, Salvatore Farina.

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