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Matrimoni gay, Alemanno dal prefetto: “Marino annulli le trascrizioni”

Questa mattina l’ex sindaco di Roma ha presentato un esposto insieme ad altri consiglieri di opposizione. “L’atteggiamento del sindaco rappresenta un pericolo per il rispetto dell’ordine costituzionale”, hanno detto.
A cura di Enrico Tata
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“Un  imbroglio. Quella di sabato è una totale violazione della legge e si tratta di un abuso d’ufficio”. Gianni Alemanno non usa mezze parole per definire l’iniziativa di Ignazio Marino che per sabato prossimo ha promesso di trascrivere personalmente sui registri del comune i matrimoni gay celebrati all’estero.

L’ex primo cittadino di Roma ha presentato questa mattina, insieme ad altri consiglieri del centro destra, un esposto alla prefettura per chiedere di intervenire contro la decisione del sindaco. Tra i firmatari Fabrizio Ghera, Lavinia Mennunni, Giovanni Quarzo e il vicepresidente del Consiglio Comunale Giordano Tredicine. “L'atteggiamento di Marino – hanno dichiarato – rappresenta un pericolo per il rispetto dell'ordine costituzionale, degli organi istituzionali e della legge dello Stato, ed ha un effetto grave in termini di disorientamento dei residenti non solo di Roma Capitale ma della stessa Nazione che essa rappresenta”.

Alemanno, intervenuto questa mattina alla trasmissione di La7 “L’aria che tira”, ha difeso la circolare del ministro Alfano che ordinava ai prefetti di cancellare le trascrizioni già effettuate. “Smettiamola con questa forzatura da parte di sindaci che si vogliono solo mettere in mostra. Marino non è che fa il registro delle unioni civili – ha aggiunto l’ex sindaco – Ma si siede lui stesso al tavolo e scrive sul registro di Roma Capitale i matrimoni gay celebrati all’estero”. Un’iniziativa che per Alemanno non solo è sbagliata, ma anche illegale. La proposta dei consiglieri di opposizione è che della questione se ne occupi il parlamento: “L'assemblea affronti la questione e decida a maggioranza”. Anche se, aggiunge l’esponente di Fratelli d’Italia, “il problema è di metodo, ma anche di merito: sono contrario al matrimonio gay perché sarebbe il primo passo verso le adozioni”.

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