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Massacrato in metro: rimangono in carcere gli aggressori di Maurizio

Convalidato l’arresto dei due ragazzi di 24 e 26 anni accusati di aver ridotto in fin di vita Maurizio Di Francescantonio la scorsa domenica a bordo della metropolitana. La colpa di Maurizio, operato per un grave trauma cranico, quella di aver chiesto ai giovani di non fumare nel convoglio.
A cura di Va.Re.
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Maurizio Di Francescantonio dopo l'operazione subita al policlinico Umberto I
Maurizio Di Francescantonio dopo l'operazione subita al policlinico Umberto I

Rimarranno in carcere i due giovani di 24 e 26, fermati dopo aver pestato brutalmente Maurizio Di Francescantonio in un vagone della metro B di Roma all'altezza della stazione di piazza Bologna. La colpa di Maurizio era stata quella di aver fatto notare ai ragazzi che era vietato fumare in metropolitana. Con lui era stata aggredita anche l'anziana madre, che il 38enne accompagnava nel viaggio in metropolitana, che ha riportato alcune lievi ferite.

I fatti la scorsa domenica e ora il gip di Roma ha deciso di convalidare il fermo dei due ragazzi di origine casertana, emettendo nei loro confronti un'ordinanza di custodia cautelare in carcere con l'accusa di tentato omicidio. Ora gli inquirenti stanno indagando per stabilire se con i due giovani arrestati viaggiassero altre persone coinvolte nel pestaggio: al setaccio i filmati delle telecamere di sicurezza e ascoltati diversi testimoni.

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