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Maestra di asilo nido licenziata: ballava sui tavoli e mangiava le pappe dei bambini

La corte di Cassazione ha confermato il licenziamento di una maestra dell’asilo nido ‘Mameli’ di Trastevere. I fatti risalgono al periodo tra il 2003 ed il 2004.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La Corte di Cassazione ha confermato il licenziamento per giusta causa nei confronti di una maestra dell'asilo nido "Mameli", a Trasvetere, alle pendici del Gianicolo. La donna, Giulia Licastro, di 67 anni, si era resa protagonista di episodi, scrive la Cassazione, caratterizzati "incoerenza con il progetto educativo del Regolamento degli Asili Nido e con lo Statuto del Comune di Roma". Tra questi, l'aver ballato sui tavoli della mensa dei bambini, obbligandoli a guardare le proprie "esibizioni", e mangiare nel piatto dei bambini stessi.

Un lungo elenco, insomma: segnalava infatti un bambino in più agli inservienti della mensa per poter mangiare lei stessa il pasto aggiuntivo; spegneva le luci e chiudeva le finestre per zittire i piccoli; gli dipingeva le labbra coi pennarelli, facendoli piangere. Altre volte, riporta la Suprema Corte, tentava di chiudere la mano di una bimba in una porta, aver lanciato cibo da un cucchiaio verso un'altra bimba ed aver addirittura appoggiato una scarpa in testa ad un bambino per cercare di non farlo piangere.

I fatti risalgono al periodo 2003-2004 ed emersero dopo le denunce dei genitori di tre bambini. Nei suoi confronti è ancora in corso un procedimento penale per maltrattamenti nell'ambito del quale, in primo grado, e' stata condannata a due mesi di reclusione. Il licenziamento è stato ritenuto giusto "tenendo conto della funzione di educatrice della Licastro", scrive la Cassazione, "della particolare condizione di sensibilità ed influenzabilità dei bambini dovuta alla loro tenera età, e per questo necessitanti di percorsi educativi di iniziale educazione all'integrazione nella vita sociale, della importanza delle esperienze di partecipazione dei bambini, della incoerenza dei comportamenti addebitati e posti alla base del licenziamento con il progetto educativo del Regolamento degli Asili Nido e con lo Statuto del Comune di Roma".

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