Macchina di Santa Rosa a Viterbo, lancia un ordigno contro la torre in processione: arrestato

Lanciò un ordigno incendiario contro la Macchina di Santa Rosa durante la processione del 2015. Un uomo, cittadino italiano, di origini lettoni è stato arrestato dalla Polizia di Stato per essere ritenuto responsabile di un gesto che avrebbe potuto provocare una tragedia. Tantissime infatti le persone che ogni anno partecipano alla tradizionale celebrazione in onore della piccola grande Santa patrona di Viterbo, per assistere alla cerimonia solenne, ai festeggiamenti e al rituale del trasporto della torre condotta a spalla da 100 ‘facchini' che rappresentano le famiglie storiche del capoluogo della Tuscia che da oltre 4 secoli mantengono viva questa ricorrenza. Il responsabile è stato raggiunto dall'attuale ordinanza mentre si trova già in carcere. L'uomo era da tempo indagato dalla Digos di Viterbo, coordinata dal Servizio per il Contrasto dell´Estremismo e del Terrorismo Esterno della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, che avevano preso spunto da una segnalazione del F.B.I. statunitense relativa ad alcune espressioni di apprezzamento sui social media, postate dall´Italia nei confronti di Sayfullo Saipov, l´estremista islamico che il 31 ottobre 2017 a New York con un camion ha investito su una pista ciclabile 8 persone, provocandone la morte.
La Macchina di Santa Rosa da Viterbo
La Macchina di Santa Rosa è un'imponente costruzione, un vero e proprio monumento itinerante, che ogni anno viene trasportato a spalla da circa 100 uomini, detti "facchini" per le vie del centro storico di Viterbo la sera del 3 settembre. Il trasporto della Macchina di Santa Rosa è patrimonio immateriale dell’Unesco. Il percorso inizia da piazza San Sisto, nei pressi di Porta Romana, dove la struttura viene assemblata nelle settimane precedenti: la torre nonostante vari a seconda dei progetti, è alta circa 30 metri e pesa 5 tonnellate. Viene trasportata per un percorso lungo poco più di un chilometro fino al Santuario, e fa 5 tappe. Una volta giunta all'arrivo, viene lasciata esposta per i giorni successivi. La macchina è illuminata da moltissime luci che fanno parte della costruzione: alcune sono elettriche altre a fiamma viva.