L’Umberto I sperimenta l’ozonoterapia: l’obiettivo, migliorare la respirazione dei pazienti Covid-19
Una nuova speranza per i malati di Covid-19 arriva dall'ozonoterapia, cioè la somministrazone di una miscela di ossigeno e ozono (tre atomi di ossigeno) per aumentare la quantità di ossigeno nel corpo. Al Policlinico Umberto I di Roa, spiega il dottor Francesco Pugliese, direttore dell'Unità B di Anestesia e Rianimazione, il protocollo è stato già approvato e oggi è verrà reclutato il primo paziente. L'obiettivo è migliorare la respirazione malati di coronavirus e dalla Cina sono arrivati in questo senso, dichiara il professore all'agenzia Dire, "dati disordinati, ma sicuramente da cui arrivano segnali positivi. Noi ora andiamo con i piedi di piombo, perché non abbiamo la pretesa di dire che abbiamo trovato una terapia efficace. Vogliamo verificarla ed eventualmente validarla". All'Umberto I i posti Covid-19 vegono aumentati quasi ogni ogni gionro e ad oggi sono oltre 200. Inoltre, per assicurare l'assistenza a tutti i pazienti, l'Umberto I ha assunto diversi giovani medici: "Stanno firmando i contatti proprio in questi giorni e, in questo momento di estremo dramma che stiamo vivendo, uno degli elementi più positivi è vedere dei giovani colleghi che con entusiasmo stanno approcciando a questa ‘avventura'. Gli studenti del quarto e quinto anno della scuola di specializzazione in Rianimazione, complessivamente più di 50, sostanzialmente hanno già firmato tutti i contratti e hanno iniziato a lavorare non solo qui al Policlinico, ma anche allo Spallanzani, all'Ifo e a Frosinone, mettendosi a disposizione su tutto il territorio".