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Omicidio Luca Sacchi ucciso a Roma

Luca Sacchi, colpo di scena a processo: sapeva della droga. La verità nei messaggi con Anastasiya

Colpo di scena al processo per l’omicidio di Luca Sacchi: il ragazzo era a conoscenza dello scambio soldi-droga durante il quale è rimasto vittima. Provava in tutti i modi a convincere Anastasiya a cambiare vita: “Noi possiamo avere una vita molto più tranquilla per le carte che abbiamo. Loro non hanno la nostra situazione, secondo me”.
A cura di Enrico Tata
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Luca e Anastasiya
Luca e Anastasiya
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Luca Sacchi era a conoscenza dello scambio soldi-droga (15 chili di droga per 70mila euro) nel corso del quale ha perso la vita. Anzi, quell'incontro era programmato da giorni e il ragazzo lo sapeva, anche se stava cercando in tutti i modi di far cambiare vita ad Anastasiya. Lo dimostrano le analisi delle celle telefoniche degli smartphone dei due ragazzi e alcuni messaggi che si sono inviati a vicenda qualche giorno prima della tragica notte in cui Valerio Del Grosso ha sparato il colpo di pistola che ha ucciso Luca. Cinque giorni prima dell'agguato le celle telefoniche dei due cellulari sono state agganciate a Casal Monastero, dove vivono Valerio Del Grosso e Paolo Pirino. In più in una conversazione tra Luca e Anastasiya il ragazzo fa riferimento a un ‘piano'. Questi i colpi di scena con cui ieri si è aperto il processo sull'omicidio di Luca Sacchi.

Luca Sacchi, i messaggi ad Anastasiya: "Possiamo avere un'altra vita"

Cinque giorni prima dell'omicidio, 19 ottobre

Luca Sacchi: "Amo', novità? Amo' attieniti ai piani"

Anastasiya Kylemnyk: " Ci vediamo dopo "

Luca: "Spero tu faccia come mi hai detto se no ti meno, se scopro che hai fatto le cose senza di me…".

6 settembre:

Luca: "Penso alla nostra situazione"

Anastasiya: "Che situazione? Perché come stiamo?"

Luca: "La nostra situazione generale di vita. Sai cosa penso. Penso che io e te non siamo come loro. Loro sono come dire più randagi rispetto a noi".

Anastasiya: "Sì".

Luca: "Noi possiamo avere una vita molto più tranquilla per le carte che abbiamo. Loro non hanno la nostra situazione, secondo me. Lavorarci sì, ma viverci insieme come una piccola famiglia no. Lui è uno spacciatore di discreto livello e la polizia è il problema minore. Per lui noi siamo super puliti. E non capisco perché tu vuoi andarci a vivere. Tipo due mesi fa eri diversa, mi pari matta" .

Anastasiya: "Amore, io se sto a casa mia, lascia sta che tantissimo sono stata da te, anzi sempre negli ultimi tempi, io un altro anno a casa con loro in questo spazio minuscolo mi vergognerei, devo ancora a 26 anni rientrare in silenzio a casa e non potermi lavare bene perché sennò sveglio qualcuno. Lu non è che ero diversa, è che se tu mi avessi detti di andare a vivere insieme io e te ci andavamo già due anni fa per me, ma io sto sempre qua a spera' che qualche amica mia me lo proponga ma te ne rendi conto? E tu a dirmi sempre la stessa cosa: " "Sì, Amo', ma io sto bene a casa" e io no e da sola dovrei fare la prostituta per mantenermi, ma dai (mi pari matta), sono solo stufa, amo ".

Luca: "Il problema è che non è una mossa magnifica andare lì con entrambi. Più con lui".

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