L’ordinanza della Regione Lazio: dal 3 giugno vietato l’ingresso a chi ha la febbre
Dal 3 giugno riapriranno le frontiere dei Paesi dell'Unione Europei e gli spostamenti tra le regioni italiane. In vista della riapertura il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha firmato un'ordinanza che stabilisce le regole per l'ingresso e gli spostamenti sul territorio regionale. In primo luogo non è consentito l'ingresso e non sono consentiti gli spostamenti all'interno della regione a chi presenta sintomatologia da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5 gradi. Inoltre non è consentito l'ingresso neanche a persone già sottoposte a sorveglianza sanitaria o che sono in isolamento fiduciario. Sui treni, sugli aerei e sulle navi gli operatori dovranno misurare la febbre ai passeggeri anche allo sbarco. Le persone residenti in regioni diverse dal Lazio che, allo sbarco, presenteranno temperatura superiore a 37,5 gradi dovranno contattare il numero unico regionale dedicato 800.118.800. Eventualmente dovranno sottoporsi a test molecolare e poi al tampone presso le stazioni ‘drive in'. Fino all'esito diagnostico dovranno restare in isolamento presso il loro domicilio. Il passeggero residente nel Lazio "che non ha effettuato l’imbarco, ovvero il passeggero residente che allo sbarco presenta temperatura maggiore di 37,5° C, deve contattare il proprio MMG/PLS scelta per segnalare la sintomatologia e per la conseguente presa in carico secondo le modalità stabilite dalle linee guida regionali".
Infine si legge che "allo scopo di continuare a prevenire fenomeni di sovraffollamento presso gli uffici deputati al rilascio del certificato di esenzione per reddito E01, E02, E03, E04 e per esenzione per patologia, la scadenza del 30 giugno 2020 disposta con le ordinanze Z0005 del 9 marzo 2020 e Z0006 del 10 marzo 2020 è differita al 31 dicembre 2020, fermo l’obbligo degli assistiti di comunicare all’Azienda sanitaria di appartenenza eventuali variazioni intervenute, restando salva ogni diversa misura a cura della Direzione salute e integrazione socio-sanitaria in raccordo con l’Unità di crisi regionale".
La Regione Lazio ha precisato che "il divieto di circolare con una temperatura superiore a 37,5 è già previsto dal Dpcm del 26 aprile 2020. L'ordinanza regionale si limita a ribadire tale prescrizione stabilita dal governo, non ad istituirla. L'ordinanza regionale rafforza le misure di contact tracing prendendo in carico il cittadino qualora sia riscontrata una temperatura maggiore del 37,5 e avviando i controlli preposti".