Lo stalker di Giorgia Meloni condannato a due anni di carcere
Lo stalker di Giorgia Meloni è stato condannato a due anni di carcere, mentre un terzo anno dovrà trascorrerlo in una residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza (Rems). Raffaele Nugnes ha perseguitato la leader di Fratelli d'Italia, minacciandola di portarle via la figlia. Questa la decisione dei giudici della prima sezione penale, che hanno ricosciuto un vizio parziale di mente nei confronti dell'imputato, destinandolo a trascorrere un anno in una struttura adibita a persone con disturbi mentali pericolose. I risultati emersi dalla perizia psichiatrica messa a punto da Andrea Baldi, direttore del dipartimento di salute mentale dell'Asl Rm3 e presidente della Società Italiana di Psichiatria della Regione Lazio, hanno messo nero su bianco che "Nugnes è una persona pericolosa, affetta da un disturbo delirante" e l'imputato presenta dunque "una capacità di intendere e di volere grandemente scemata".
La vicenda dello stalker di Giorgia Meloni
Raffaele Nugnes prima di essere arrestato e finire a processo per stalking, ha perseguitato per mesi Giorgia Meloni. Messaggi minatori pubblicati su Facebook, richieste di denaro e di vedere la figlia, che sosteneva essere la sua. Tutte conversazioni farneticanti e perpetrate nel tempo, che si sono unite ad appostamenti. Il suo obiettivo era infatti quello di trovare l'abitazione di Meloni, di cui era completamente ossessionato, per raggiungerla non appena fosse uscita di casa. "Non conosco né ho mai visto quest'uomo, ma a causa sua la mia vita è cambiata. Ho paura per me e per mia figlia, non dormo più" ha raccontato la leader di Fratelli d'Italia ai giudici nell'udienza dello scorso gennaio. Nugnes è stato arrestato dalla Digos il 31 luglio scorso, al termine delle indagini, raggiunto presso la sua abitazione di Trentola Ducenta e da allora posto ai domiciliari.