Lino Banfi in commissione UNESCO per il M5s: quando criticava la sindaca di Roma Virginia Raggi
Ha fatto discutere l'annuncio ieri del vicepremier di Luigi Di Maio, durante l'evento di presentazione del provvedimento governativo del reddito di cittadinanza, sulla nomina di Lino Banfi alla commissione UNESCO in quota del dicastero del Lavoro in capo al leader del Movimento 5 stelle. Era il 4 ottobre del 2017 quando il comico, ospite della trasmissione di DiMartedì di Giovanni Floris, criticava la sindaca di Roma Virginia Raggi: "Io vivo a Roma da cinquantacinque anni, questa caput mundi che tutti desideriamo, ma c'è un degrado raghezzi… Ogni sindaco dice ‘ho trovato un casino prima di me, adesso faremo di più'. Ma qua di più ci sono solo i topi e sono più pesanti di prima".
Se Banfi ha mostrato di non apprezzare l'amministrazione del Movimento 5 stelle della capitale, già all'epoca aveva espresso parole di stima per Luigi Di Maio e Beppe Grillo: "È giovane, quando sorride è simpatico, è divertente. Ci siamo visti a Venezia in occasione della Mostra del Cinema a Venezia, stavamo aspettando il motoscafo, abbiamo chiacchierato. Mi ha detto ‘io ti devo molto per Nonno Libero, vedo tutti i tuoi film'. È stato carino, lo vedo ben disposto a quello che vuole fare, anche perché non urla come il suo chepo. C'è da dire una cosa a vantaggio di Beppe: ci sono stati molti nel mondo dello spettacolo che hanno tentato di fare politica e poi si sono persi per strada. E invece lui ha fatto qualcosa di grosso".
Banfi ieri sul palco ha confermato la sua stima nei confronti di Di Maio, e di averlo conosciuto prima delle ultime elezioni: "Lo apprezzo, quando parla da solo si vede che ha 32 anni, ma quando è con Conte e Salvini sembra che ne abbia 55, non riesco a capire come fa". “Quando mi hanno chiamato ho detto subito ‘che c’entro io con la cultura?’, perché sapevo che in questi casi i rappresentanti all’UNESCO sono laureati, persone che conoscono la geografia o le lingue”. Poi ha aggiunto: “Io allora voglio portare il sorriso ovunque, anche nei posti seri”.