Liceo Virgilio, lo studente arrestato per spaccio chiede il patteggiamento
Luca, lo studente di 19 anni arrestato per spaccio lo scorso 22 marzo al Liceo Virgilio, ha chiesto di patteggiare. La richiesta, che prevede la condanna a un anno con sospensione della pena e impegna il ragazzo a svolgere lavoro di pubblica utilità, è stata fatta dall'avvocato del ragazzo, Alessandra Cacchiarelli. Il giovane, che ha già cambiato scuola, intanto ha ottenuto la libertà provvisoria con obbligo di firma. La procura di Roma non si è opposta al patteggiamento e ora spetterà ai giudici del tribunale decidere in merito alla richiesta dell'imputato.
Luca era stato arrestato in seguito a un blitz dei carabinieri, durante la ricreazione, allo storico liceo romano di via Giulia. Per protestare contro l'arresto del loro compagno, gli studenti del Virgilio si erano riuniti in assemblea e avevano sfilato in corteo fino all'ufficio della preside.
"Volevamo parlare con la preside anche per capire che cosa sta succedendo perché sono due mesi che ci vediamo entrare nella scuola le forze dell'ordine e gli studenti sono spaventati – aveva raccontato una rappresentante d'istituto – Oggi la preside comunque ci ha spiegato che non poteva impedire l'ingresso delle forze dell'ordine a scuola". La protesta è tuttora in corso e anche ieri i ragazzi del Virgilio hanno manifestato nel cortile interno della scuola per dire no all’incontro che era stato fissato tra la preside dell’istituto e una delegazione del sindacato di polizia Consap. Dopo la protesta degli studenti, però, la visita è stata annullata.