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L’esame di maturità degli studenti romani: “Almeno per un giorno torniamo a scuola insieme”

Ingressi scaglionati, con le mascherine. Nessuno scritto, solo un esame orale per passare la maturità. La notte prima degli esami dei giovani maturandi del 2020 è stata diversa dalle altre a causa della pandemia: ma oltre alla tristezza per non averla potuta vivere come gli altri c’è anche tanta felicità per l’inizio di un nuovo capitolo della loro vita.
A cura di Natascia Grbic
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Notte prima degli esami. In quanti a 18 anni hanno cantato a squarciagola la canzone di Antonello Venditti a poche ore dalla maturità? In quanti si sono lanciati i gavettoni l'ultimo giorno di scuola, consapevoli che un capitolo importante della propria vita si stava chiudendo per lasciare spazio a un altro? Quella tristezza mista a gioia che provoca il lasciare quel banco sul quale abbiamo studiato, riso, pianto e scambiato confidenze per cinque anni, i ragazzi del 2020 non hanno potuto provarla. Non potevano sapere, alla vigilia del lockdown, che non avrebbero rimesso più piede nella loro classe a causa della pandemia da coronavirus. La loro maturità è stata strana, particolare: ma anche se non è stata ciò che si aspettavano, è pur sempre un'esperienza che porteranno sempre nel cuore.

Fanpage.it è andata davanti al liceo Tasso di Roma per sentire direttamente dai ragazzi come hanno vissuto la loro maturità. "È andata bene, non pensavo che il tempo volasse così", dice contenta una ragazza che regge un mazzo di girasoli tra le mani. Com'è stata la maturità 2020? A ingressi scaglionati e con la mascherina, che gli studenti hanno potuto togliere una volta seduti al banco. Nessuna prova scritta per evitare assembramenti, solo un esame orale. Ognuno di loro ha avuto a disposizione il microfono per parlare e farsi sentire a distanza da tutti i professori, la maggior parte dei quali era presente in aula. Chi non è potuto venire, si è collegato sullo schermo.

"Ci hanno prima chiesto come abbiamo affrontato la quarantena, poi quali sono stati i maggiori danni causati dal coronavirus e le nostre idee per il futuro", raccontano. C'è contentezza davanti il liceo Tasso, ma anche tristezza per la fine di questo periodo della vita. E c'è anche chi si è fatto prendere dalla malinconia per non aver potuto affrontare la maturità come avrebbe voluto. "Ogni cosa da fare sembrava più difficile in questa situazione – racconta una ragazza – Non sono venuta qui davanti al liceo ieri sera perché avevo troppa malinconia. La scuola mi è mancata molto, è stata dura".

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