Legata al letto, picchiata, ustionata con il ferro da stiro: così torturava la compagna
Un uomo di 38 anni di Viterbo è stato arrestato dopo la denuncia della sua compagna lo scorso martedì. Ora dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia nei confronti della donna e dei due figli di 7 e 11 anni, e di moltissimi episodi di efferata violenza che vanno dal 2005 al 2018 quando, dopo 13 anni di botte e umiliazioni, la compagna ha deciso di denunciarlo e farlo arrestare nel novembre dello scorso anno. Ma l'uomo, con numerosi precedenti, rifiuta ogni addebito e ha chiesto di tornare a piede libero. Dopo il rifiuto del giudice alla scarcerazione, ora il legale dell'uomo ha deciso di ricorrere al tribunale del Riesame. Contro di lui non solo la testimonianza della donna, ma anche quella dei due figli che hanno confermato (in audizione protetta) le vessazioni e le violenze nei confronti della madre, ma anche nei loro stessi confronti: una volta ad esempio avrebbe stritolato le dita con una pinza al maggiore per fargli dire dove la donna si fosse nascosta. I figli erano costretti a vivere in uno stato di terrore permanente per gli improvvisi, incontrollati e violenti scoppi d'ira dell'uomo.
I racconti delle violenze subite per 13 anni
Nell'ultimo episodio di violenza, prima della denuncia, il 38enne aveva legato la donna al divano letto, per poi chiuderla all'interno del cassettone. Un'altra volta l'avrebbe ustionata con il ferro da stiro per farsi consegnare il denaro che era in casa per acquistare stupefacenti e alcol. Ma la rassegna di orrori e torture è purtroppo lunga: la donna ha dichiarato durante la sua deposizione di essere stata costretta a lanciarsi dal balcone per sfuggire alle violenze fratturandosi una gamba e diverse costole, di essere stata legata al letto con una catena, percossa con una scopa e una mazza da baseball, chiusa in balcone in indumenti intimi in pieno inverno.