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Sardine a Roma, Casapound in piazza diventa un caso. Di Stefano: “Se ci invitano andiamo”

Le sardine di Roma sconfessano il portavoce Stephen Ogongo che ha aperto all’estrema destra. In un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano ha dichiarato che alla manifestazione è benvenuta anche CasaPound, scatenando malumori tra le altre sardine. Che hanno replicato: “Essere senza bandiere non vuol dire essere privi di fede politica”. E CasaPound annuncia che sabato sarà in piazza.
A cura di Natascia Grbic
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Sabato 14 dicembre si terrà a Roma la manifestazione delle sardine in piazza San Giovanni. Dopo Bologna, Modena, Catania, Pescara, Milano, Napoli, per la prima volta il movimento scende in piazza nella capitale. E c'è già qualche polemica e malumore all'interno del gruppo Facebook che conta 140mila membri. L'ultima riguarda le dichiarazioni del portavoce romano delle sardine Stephen Ogongo, che ha aperto a CasaPound. Intervistato da Il Fatto Quotidiano, ha spiegato che il movimento non ha intenzione di mettere paletti a nessuno, e che "per ora è ammesso chiunque, pure uno di CasaPound va benissimo. Basta che in piazza scenda come Sardina". Parole che hanno sollevato malumori e la replica quasi immediata da parte del gruppo Facebook romano. "Non possiamo chiedere ad ognuno dei partecipanti alla nostra piazza la fede politica, è una piazza libera ed accogliente, non mettiamo paletti, non cacciamo nessuno – scrivono le sardine in un comunicato – Sappiamo che la piazza di San Giovanni a Roma fa gola a molti. Ma ribadiamo con forza che l’invito è rivolto a chi crede che il linguaggio politico di una certa destra abbia passato il segno".

Sardine in piazza a Roma con CasaPound? La replica al portavoce

"Fin da Bologna è stata definita una linea netta di demarcazione tra chi crede nei valori della democrazia, dell'uguaglianza, del rispetto e dell'antifascismo, e chi invece viene da un passato e un presente che dimostra tutt'altro – continuano – Essere senza bandiere non significa essere privi di idee e di coscienza politica". Insomma, l'apertura a CasaPound sembra essere stata ritirata. "Non è nostra intenzione – sottolineano le sardine – sostituirci alle altre legittime lotte che da anni vengono portate avanti nelle città e nelle periferie, nelle fabbriche e nelle sedi istituzionali. Nessun insulto, nessuna bandiera, nessuna violenza: a oltre 20 giorni dalla piazza di Bologna il messaggio non è cambiato. Chi sa leggere il presente saprà riconoscere la verità dalla bugia, la realtà dalla menzogna, la partecipazione spontanea dalla speculazione elettorale".

Di Stefano (CasaPound): "Sabato saremo in piazza"

Dopo il polverone mediatico sollevato dalle dichiarazioni del portavoce delle sardine Stephen Ogongo, è arrivata la replica di Simone Di Stefano. "Le sardine ci invitano in piazza? Ci andiamo, ma non canteremo di certo Bella Ciao. Parliamo di idee: Mutuo Sociale, una nuova IRI, come aumentare i salari, come mettere le banche sotto il controllo dello Stato, come far circolare e aumentare la ricchezza della nostra nazione".

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