Le regole per difendersi dai funghi pericolosi: nei giorni scorsi una famiglia intossicata gravemente
Ecco le regole per difendersi dai funghi pericolosi. Il centro antiveleni dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma ha stilato un vademecum per consentire un consumo sicuro dei funghi senza rischi per la salute. Nei mesi di ottobre e settembre aumentano le segnalazioni di intossicazioni e proprio nei giorni scorsi i membri di una intera famiglia di Rocca di Papa sono stati ricoverati in gravi condizioni dopo aver ingerito funghi velenosi. Solo in un piccolo numero di casi, circa 39 all'anno, mangiare funghi ‘sbagliati' porta a gravissime conseguenze. Queste le specie più pericolose: Amanita phalloides, Cortinarius orellanus, Gyromitra esculenta. Spiegano i medici che i sintomi dell'avvelenamento si manifestano dopo molte ore (da 6 a 48), quando il danno agli organi interni si è già innescato. I più colpiti sono il fegato e i reni. Altri tipi di funghi possono provocare reazioni “a breve latenza” (fino a 6 ore) come disorientamento e convulsioni o gravi sintomi gastro-enterici con possibili ripercussioni metaboliche.
All'ospedale Bambino Gesù ogni anno vengono seguiti dieci bambini con intossicazione da funghi. "Una buona parte di queste intossicazioni non è dovuta all’ingestione di funghi velenosi, ma ad un uso scorretto di questo alimento. Spesso, infatti, i funghi vengono mangiati senza un’adeguata cottura, in cattivo stato di conservazione, in fase troppo avanzata di maturazione o in eccessiva quantità. Un fungo commestibile non deve assolutamente essere mangiato se sono presenti segni di decomposizione a causa di alcune proteine pericolose (putrescina, cadaverina e istamina)che si formano proprio durante la fase di maturazione/decomposizione", spiega» spiega Marco Marano, responsabile del Centro Antiveleni del Bambino Gesù.
Le dieci regole da seguire
1) Non raccogliere i funghi se non si è in possesso del tesserino autorizzativo
2) Tutti i funghi raccolti – e non acquistati – vanno sottoposti al controllo di commestibilità degli Ispettorati Micologici delle ASL, disponibili in tutto il territorio nazionale
3) Per la raccolta utilizzare contenitori idonei e aerati come i cestini. Non usare buste di plastica
4) Non consumare funghi raccolti lungo le strade o in luoghi che potrebbero essere contaminati (industrie, campi agricoli)
5) Non è vero che i funghi che crescono su gli alberi non sono tossici
6) Consumare funghi in quantità moderate
7) Cuocere i funghi sempre senza coperchio allo scopo di far evaporare le tossine termolabili
8) Nei funghi sott’olio si può sviluppare la tossina botulinica: attenzione alla conservazione
9) Non somministrare funghi a bambini in età prescolare, per la loro immaturità digestiva verso questi alimenti
10) Non ingerire funghi in gravidanza