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Le nuove regole: multe e daspo urbano per chi si tuffa nelle fontane storiche di Roma

Varato il nuovo regolamento di polizia urbana della Capitale, approvato ieri dall’assemblea capitolina 73 anni dopo la stesura del precedente testo. All’interno nuovi obblighi e divieti: dal divieto di tuffarsi nelle fontane storiche al regolamento anti-Centurioni.
A cura di Enrico Tata
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Bagno nel fontanone del Gianicolo - foto di repertorio
Bagno nel fontanone del Gianicolo – foto di repertorio

Multe salatissime e Daspo urbano per chi si tuffa nelle fontane storiche di Roma, come la Fontana di Trevi o il Fontanone del Gianicolo. Lo prevede il nuovo regolamento di polizia urbana della Capitale, approvato ieri dall'assemblea capitolina 73 anni dopo la stesura del precedente testo. In pratica le nuove norme serviranno a regolamentare materie che fino ad ora erano regolate attraverso ordinanze ad hoc, come quella anti ‘centurioni', il cui divieto ora è inserito all'interno del nuovo regolamento. I venditori mascherati da antichi romani, infatti, stabilisce il documento, non potranno mai più sostare intorno al Colosseo e agli altri siti del centro storico di Roma.

Una novità del documento è l'introduzione del cosiddetto Daspo urbano, inventato dall'ex ministro dell'Interno, Marco Minniti. Chi trasgredirà le regole potrà essere allontanato dai vigili da determinate zone della città per 48 ore (Roma è stata suddivisa in 14 zone, tra cui il centro storico e i quartieri della movida, come San Lorenzo e Trastevere. Per quanto riguarda la vendita di alcolici, è probabile che la materia continuerà ad essere integrata da ordinanze a firma della sindaca, ma il nuovo regolamento, comunque, prevede stop permanenti: dalle 22 alle 7 divieto di vendita al dettaglio e al consumo in vetro nelle strade pubbliche; dalle 23 alle 7 vietato il consumo anche in tutti gli altri contenitori; dalle 3 alle 7.00 stop alla somministrazione anche nei locali.

Il regolamento, inoltre, vieta a cittadini e turisti di attaccarsi ai ‘nasoni' per bere acqua, vieta l'esposizione di oggetti erotici nelle vetrine dei negozi e obbliga i commercianti a consentire l'utilizzo del bagno ai clienti all'interno degli esercizi commerciali. Vietato, per cittadini e turisti,  anche "apporre lucchetti e oggetti di qualsiasi altro genere su beni del patrimonio storico". "Finalmente dopo 73 anni abbiamo un regolamento moderno ed applicabile di polizia urbana che ci consente di sanzionare e limitare di molto comportamenti incivili che deturpano in vario modo Roma", ha commentato Sara Seccia, consigliera del Movimento 5 Stelle che si è occupata del nuovo testo.

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