L’Antitrust dà ragione al Cinema America: “Arene gratuite boicottate da Anica e Anec”
I ragazzi del Cinema America hanno vinto la loro battaglia contro il boicottaggio, a loro dire, da parte dell'Anica, Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali, e dell'Anec, Associazione Nazionale Esercenti Cinema. L'antitrust, infatti, ha deciso di imporre misure cautelari nei confronti delle due associazioni per evitare azioni contro le arene gratuite su tutto il territorio nazionale. In pratica non concedevano l'uso dei film per il cinema all'aperto.
Cinema America: "Oggi Davide ha vinto contro Golia"
"Ci teniamo a dare la nostra solidarietà a tutti i cinema, le case di distribuzione e produzione d'Italia in difficoltà causa Covid, agli autori, registi, attori e maestranze, che sono rimasti fermi in questi mesi. Speriamo ora che con questa misura cautelare molte realtà italiane, bloccate dal boicottaggio, possano finalmente inaugurare la loro stagione estiva e ritornare a dare lavoro a centinaia di famiglie, dando anche il loro contributo alla ripartenza economica del settore culturale", ha dichiarato Valerio Carocci, presidente dell'Associazione Piccolo America. "Quello di oggi è un nuovo inizio per riappropriarci del diritto di tutti a lavorare e di poter garantire l'accesso alla cultura anche gratuitamente. Ringraziamo il nostro legale Claudio Giangiacomo per l'incredibile lavoro portato avanti. L'autorità garante per la concorrenza e il mercato ha dimostrato che le istituzioni sono attente osservatrici e in ascolto di chi ha necessità di rivolgersi alla legge per far valere i proprio diritti. Questa è una vittoria per tutta l'italia: oggi Davide ha vinto contro Golia", ha detto ancora Carocci.
"Avevamo chiesto di fare subito chiarezza sulla vicenda, data l'imminenza delle proiezioni estive a titolo gratuito, che costituiscono un importante evento per molte località turistiche, creano afflusso di spettatori e un indotto significativo per molti commercianti, dai ristoranti alle gelaterie. Inevitabili, quindi, le misure cautelari, essendo oramai alto il rischio di un danno irreparabile. E' bene che si considerino anche i diritti dei consumatori, dei cinefili, e non solo di produttori e registi", il parere dell'Associazione Nazionale Consumatori.