Lamorgese contro i vigili di Roma in jeans: “Vedere l’uniforme in strada è utile”

Il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha strigliato i vigili urbani di Roma, chiedendo loro di non indossare più abbigliamento casual ma soltanto la divisa. Questo perché "vedere l’uniforme in strada è senz’altro utile, incide direttamente sulla sicurezza percepita dai cittadini". "Noto che a volte gli agenti della Polizia locale preferiscono andare in servizio in abiti civili. L'uniforme invece è utile per migliorare la percezione della sicurezza, pensiamo anche solo all’effetto della presenza fissa dei soldati", le parole del ministro pronunciate nel corso di un tavolo organizzato dall'Agenzia di Ricerche e Legislazione Arel e riportate oggi dal Messaggero. Un anno fa, appena insediato, il comandante dei vigili Antonio Di Maggio aveva provato ad imporsi e aveva diramato un ordine di servizio in cui evidenziava la necessità di "riscoprire l'orgoglio della divisa". I sindacati protestarono immediatamente sostenendo, a loro volta, la necessità degli abiti civili da una parte e, dall'altra, la scomodità degli armadietti per cambiarsi.
Nel corso della tavola rotonda Lamorgese si è augurata anche che i cittadini romani ritrovino "il loro senso civico, devono avere fiducia nelle forze dell’ordine. Altrimenti la loro percezione di insicurezza rimarrà sempre". Per il ministro dell'Interno il Campidoglio dovrebbe affrontare la questione delle periferie "coinvolgendole con eventi culturali e organizzando anche concerti con nomi di primo piano. Bisogna trasformarle in luogo di aggregazione sociale. Sul piano della sicurezza, a Roma ci sono 36 mila uomini delle forze dell’ordine. Ricordo ancora quando decidemmo per i militari in strada a Venezia, allora ero prefetto in questa città: ci furono critiche da una certa parte politica che non voleva la militarizzazione delle strade, ma se adesso pensassimo di farne a meno ci sarebbero rimproveri opposti. Ogni volta che incontro un sindaco mi chiede di aumentare il numero dei soldati in città. Ma non è una questione di numeri, non saranno mai sufficienti, serve un approccio diverso con il coinvolgimento di tutti. Cittadini compresi".
Di Maggio: "In attesa di nuove uniformi"
"Ritengo grave, oltreché sconfortante, quanto riportato oggi da un quotidiano romano che ha voluto stravolgere quello che è un dato di realtà, più che condivisibile, espresso dal Ministro degli Interni Luciana Lamorgese, rispetto alla necessità di prestare servizio in strada in uniforme, per delegittimare in modo specifico il Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale, adducendo all'inopportunità dell'utilizzo dei fratini o di abiti civili da parte degli appartenenti a questo Corpo" sono le parole del comandante Antonio Di Maggio. E ha spiegato: "L'utilizzo di "jeans, felpa e fratino" da parte di una componente dei "cari vigili romani", rappresenta, come già ribadito in più occasioni, una mera fase di transizione, in attesa del nuovo approvvigionamento dei capi di vestiario". Di Maggio ha chiarito: "Il recupero della fiducia nelle forze di polizia non può che avvenire anche attraverso la visibilità degli agenti, quale punto di riferimento fondamentale per i cittadini e per aumentare una maggiore percezione di sicurezza, un aspetto, questo, che lo scrivente, sin dal proprio insediamento, ha tenuto a rimarcare, disponendo servizi in uniforme per tutti coloro che operano in strada e provvedendo a avviare la fornitura di adeguate tute operative".