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Lago di Bracciano, la promessa di Acea: “Stop ai prelievi entro estate 2018”

Interventi sulla rete, bonifica degli impianti e stop alle captazioni. Sono i prossimi propositi di Acea: “Ciò consentirà non dover più captare dal lago di Bracciano”. Al via da oggi, lunedì 21 agosto, la campagna d’informazione per un uso consapevole dell’acqua pubblicata sul sito di Roma Capitale.
A cura di Alessia Rabbai
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Interventi sulla rete, bonifica degli impianti e stop alle captazioni. Sono i prossimi propositi di Acea per far fronte all'emergenza idrica che quest'anno ha colpito fortemente il Lazio, in particolare, il lago di Bracciano. A fronte della siccità e dell'abbassamento del livello dell'acqua del bacino sabatino, giunto circa a 1.80 metri sotto al valore dello zero idrometrico, in una nota Acea scrive: "La rete della Capitale, lunga più di 5.000 km, è già stata monitorata per circa il 70%. L'azienda conta di finire il lavoro, riparazioni incluse, per fine anno. Entro l'estate del 2018, grazie ad ulteriori interventi di bonifica della rete e di potenziamento degli impianti, saranno recuperati oltre 1.000 litri al secondo: una quantità importante, che consentirà ad Acea di non dover più captare dal lago di Bracciano". Le idrovore di Acea, infatti, continueranno a prelevare fino a 400 litri al secondo, come stabilito dalla sentenza del Tribunale delle Acque.

Bracciano, un lago che scompare

La questione dell'abbassamento del lago di Bracciano è iniziata già a partire dallo scorso inverno, ed è andata crescendo con il passare dei mesi. Complici la scarsità delle piogge, il cattivo stato della rete idrica e i prelievi di Acea Ato 2, il lago si trova in una situazione di "emergenza ambientale" come hanno spiegato scienziati e geologi del posto. A lanciare l'allarme, gli amministratori dei Comuni rivieraschi, del Consorzio del Lago e dell'Ente Parco che da tempo stanno facendo fronte comune, partecipando a diversi tavoli tecnici in Regione e organizzando manifestazioni di protesta. Fino a metà estate, Acea è stata autorizzata a prelevare dal bacino sabatino "tra i 1000 e i 5000 litri secondo" secondo quanto stabilito da una concessione del 1990, firmata dalla multiservizi e il Ministero dei Lavori. Successivamente, il governatore della Regione Lazio ha dichiarato lo stato di calamità naturale ed emesso un'ordinanza, considerando lo stato di salute del lago: Acea sarà autorizzata a prelevare 400 litri al secondo fino al 10 agosto e 200 litri al secondo dall`11 agosto. Dal 1 settembre dovrà interrompere le captazioni”, ha detto Zingaretti, durante la conferenza straordinaria sulla siccità del 28 luglio. Tuttavia, la decisione è stata annullata dalla sentenza del Tribunale delle Acque, al quale si è rivolto il sindaco di Roma, Virginia Raggi, per scongiurare il rischio della mancanza di acqua nella Capitale. Infatti, Acea ha dichiarato: "Senza il lago, non siamo in grado di assicurare l'acqua a Roma". Continuano dunque i prelievi, fino a 400 litri al secondo.

Siccità: la campagna di sensibilizzazione promossa da Acea

Inoltre, a partire da oggi, lunedì 21 agosto, Acea ha lanciato una campagna d'informazione rivolta ai cittadini su come risparmiare l'acqua, pubblicata sul sito di Roma Capitale. Obiettivo, sensibilizzare le persone su un tema di fondamentale importanza, specialmente a seguito della scarsità delle piogge invernali e all'evaporazione estiva. Si tratta di piccoli accorgimenti per limitare gli sprechi anche all'interno delle mura domestiche. Attraverso diversi canali di comunicazione, sono diffusi i consigli per un uso corretto e consapevole dell'acqua:

•          Chiudi il rubinetto quando non ti serve: risparmi 5mila litri l’anno;

•          Preferisci la doccia al bagno in vasca: risparmi 80/120 litri per doccia;

•          Non usare il WC per piccoli rifiuti e installa lo scarico differenziato: risparmi 10/30mila litri l’anno;

•          Avvia gli elettrodomestici solo a pieno carico: risparmi 8/11mila litri l’anno;

•          Applica il frangigetto sui rubinetti: risparmi 6/8 mila litri l’anno;

•          Ricicla l’acqua di cottura per l’innaffiamento: risparmi 1.400/1.800litri l’anno.

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