Ladispoli, ucciso per sbaglio dal padre della ragazza: morto un ragazzo di 20 anni
Ucciso, forse per sbaglio, dal padre della sua ragazza. Come gli capitava spesso, Marco Vannini, 20 anni bagnino di Cerveteri, stava per trascorrere la notte con la sua fidanzata a casa di lei, una villetta di Ladispoli in via Alcide De Gasperi. Alle 23 e 30 la tragedia. Il padre della ragazza, 48 anni, stava lucidando la sua pistola calibro nove in salone, quando, secondo il racconto della famiglia, è partito accidentalmente un colpo. Il proiettile si è conficcato nella spalla del ragazzo che è morto durante il trasporto all’ospedale Gemelli di Roma per colpa di una crisi cardiaca. Il padre della ragazza, un luogotenente della Marina militare che prestava servizio a Roma è ora ora in stato di fermo e si dovrà difendere dall'accusa di omicidio colposo.
Molti sono i dubbi degli investigatori sulla dinamica dell’accaduto. I soccorsi infatti sono stati chiamati solo un’ora dopo l’incidente. Perché? Cos’è successo in quell’ora, si chiedono. Intorno alle 23 e 30 sarebbe partito il primo allarme al 118, ma la chiamata poi è stata misteriosamente annullata e fino a mezzanotte e mezza non si sa cosa sia accaduto all’interno della villetta dove, oltre ai due fidanzati e al padre, era presente anche la madre della ragazza. L’autopsia sul corpo della giovane vittima, svelerà tutti i misteri e i dubbi legati alla dinamica dello sparo. Per capire se realmente quel colpo fatale è partito per sbaglio oppure no.