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La sorella della Taverna insulta Virginia Raggi su Facebook: “C’hai rotto er c…”

“Datte na calmata e non rompere i coglioni altrimenti t’appendemo pe le orecchie ai fili dei panni sul balcone fino a che non rinsavisci perché non abbiamo nessuna intenzione di perdere un sogno, anni di lotta, sudore e sangue pe na testa de c…”, il “consiglio” alla sindaca della sorella della senatrice M5S Paola Taverna.
A cura di Enrico Tata
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"Ogni tua mossa è sempre sembrata fatta apposta per farti cacciare a calci in c… e farci perdere Roma… bene… è arrivato il momento che invece di lodarti il popolo 5 Stelle ti dica che hai rotto er c…". Espressioni colorite, qualche insulto e tanta rabbia. E' uno sfogo durissimo quello di Annalisa Taverna, sorella di Paola. senatrice e pasionaria del Movimento, nei confronti della sindaca Virginia Raggi. Risale al 23 dicembre scorso, ma solo in queste ore sta diventando virale sui social network. "Io in piazza ci scendo volentieri ma con uno striscione del tipo ‘hai in mano le sorti della città e quelle del Movimento'. Una responsabilità enorme che hai deciso di affrontare da sola facendo piazza pulita dei 5 stelle e contornandoti del non plus ultra della m… Ti attaccano tutti e sei in mezzo al marasma ma me sembra il minimo. Il problema è che per le tue scelte del c… nel marasma ci stiamo anche e soprattutto noi", si sfoga la Taverna rispondendo su Facebook a un militante. Già a settembre la sorella della senatrice Taverna, a sua volta non proprio una fedelissima della sindaca Raggi, aveva già attaccato duramente la sindaca a settembre.

Le conclusioni sono durissime: "Ascolta Beppe e i nostri parlamentari, smetti de fa la bambina deficiente con manie de protagonismo e deliri de onnipotenza e comportati da 5 Stelle perché ti abbiamo votato pensando che lo fossi altrimenti chi te se c… Datte na calmata e non rompere i coglioni altrimenti t'appendemo pe le orecchie ai fili dei panni sul balcone fino a che non rinsavisci perché non abbiamo nessuna intenzione di perdere un sogno, anni di lotta, sudore e sangue pe na testa de c…".

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