La Sanità della Regione Lazio uscirà dal commissariamento, entro due anni 3.500 assunzioni
La Sanità della Regione Lazio uscirà dal commissariamento dal 31 dicembre del 2018. Lo hanno annunciato la ministra della Salute Beatrice Lorenzin e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Dopo dieci anni si tornerà a una gestione ordinaria, con scelte condivise su programmazione, investimenti e personale. Proprio in merito allo sblocco delle assunzioni il presidente Zingaretti ha annunciato l'avvio di una procedura per l'assunzione di oltre 3.500 tra medici, infermieri e personale amministrativo. "Oggi si apre una nuova era che deve mantenere il rigore ma in particolare avrà investimenti su due punti: lo sviluppo di un piano straordinario di assunzioni, nel 2016 erano state assunte 68 persone, lo sblocco porterà all'assunzione di 3500 persone. E poi grazie a un lavoro comune questa sanità potrà contare su investimenti già decisi di 720 milioni euro tra infrastrutture e l'acquisto di nuovi materiali", ha dichiarato il governatore.
Zingaretti: "Nuova era per la sanità, cominceremo con il ridurre le liste d'attesa"
La nuova era della sanità del Lazio, secondo Zingaretti, comincerà da un'inversione di tendenza sulle liste di attesa. "C'è già una riduzione dei tempi intorno al 15 per cento ma non siamo soddisfatti e continueremo a seguire questo aspetto ma è un altro obbiettivo raggiungibile", ha affermato in conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei Ministri.
Il piano di rientro per il debito della Regione Lazio fu siglato dieci anni fa, il 28 febbraio 2007, dall'ex presidente della Regione, Piero Marrazzo (Centrosinistra) e dagli allora ministri della Salute e dell'Economia, rispettivamente Livia Turco e Tommaso Padoa Schioppa. Il 4 luglio 2008 l'allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi diede il via libera al commissariamento.
