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Elezioni politiche 2018

Emanuela Del Re, la prof che ha scelto M5s: “Ha dimostrato grande senso responsabilità per il Paese”

Emanuela Del Re è la candidata del M5s alla Camera nel collegio Roma Primavalle ed è la ministra degli Esteri indicata da Di Maio in caso di governo pentastellato. Intervistata da Fanpage.it, spiega che il suo obiettivo è “affrontare costantemente le questioni sociali”, facendosi carico delle “richieste di tutti coloro che ho incontrato nel mio collegio elettorale e portando la loro voce in Parlamento”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Emanuela Del Re, professoressa universitaria di Sociologia politica, è la candidata del MoVimento 5 Stelle alla Camera nel collegio uninominale di Roma Primavalle. Ed è anche la ministra degli esteri nominata da Di Maio in caso di vittoria elettorale del M5s. Del Re è una delle tante e dei tanti candidati provenienti dalla società civile schierati dal M5s in queste elezioni politiche. Lei, intervistata da Fanpage.it, spiega di aver accettato la candidatura "dopo anni di lavoro in giro per il mondo", scegliendo di "scendere in campo per mettere al servizio del Paese la mia esperienza umana e professionale". Alla sua prima esperienza politica, Emanuela Del Re afferma che però "la politica è parte integrante della mia vita come cittadina d'Italia e del mondo". E mette al centro delle sue idee "le questioni sociali da affrontare costantemente". "Da cittadina eletta – promette in caso di affermazione nel suo collegio – intendo farmi carico delle istanze e richieste di tutti coloro che ho incontrato nel mio collegio elettorale, e voglio portare la loro voce in Parlamento".

Lei è candidata del M5s nel collegio di Roma Primavalle: come è stata scelta dal MoVimento e come mai ha deciso di accettare la candidatura pur non essendo un politico?

Luigi Di Maio mi ha davvero onorata proponendomi di candidarmi per valorizzare le mie competenze in politica internazionale, migrazioni e rifugiati, gestione di conflitti, questioni religiose e minoranze. Sono un’accademica, professoressa universitaria di Sociologia Politica con esperienza internazionale. Conduco da anni ricerche e progetti d’intervento in zone di conflitto. Lavorando sul campo, sono diventata testimone e voce delle vittime di guerre, rifugiati, del disagio sociale in zone di conflitto, non solo come studiosa ma anche creando progetti d’intervento umanitario. In Italia ho sempre svolto attività di volontariato, soprattutto nella scuola, in difesa dei deboli, per l’inclusione, la dignità e l’equità. Per tutti questi motivi il MoVimento mi ha contattata. Ho deciso di accettare la candidatura con un grande senso di responsabilità verso l’Italia e gli italiani. Dopo anni di lavoro in giro per il mondo, ho deciso di scendere in campo per mettere al servizio del mio Paese la mia esperienza umana e professionale.

Ha mai militato in qualche partito politico o è mai stata vicina a qualche partito in passato?

No, mai. Credo che la politica faccia parte della vita di ciascuno perché ci si deve sentire parte di un tutto, la società, e dare il massimo. Ho sempre seguito la politica per motivi di ricerca e studio. Sono stata osservatrice elettorale in molti paesi del mondo per conto delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea e di altre istituzioni. Ho creato progetti di negoziato per la pace tra comunità in conflitto nel mondo, nell’ambito dei progetti della Commissione europea. La politica in questo senso è parte integrante della mia vita come cittadina d’Italia e del mondo.

Quali sono i temi portati avanti dal M5s che condivide e quali quelli su cui ha posizioni diverse?

Il MoVimento 5 Stelle ha dimostrato di volersi impegnare fino in fondo per il futuro del nostro Paese, cambiando quelle dinamiche del sistema economico, politico e sociale che fino ad ora hanno comportato diseguaglianze e rallentamento nello sviluppo. Il MoVimento si pone nei confronti della popolazione con un grande senso di responsabilità, con dedizione e professionalità, e sono questi gli aspetti che più apprezzo. Il programma del MoVimento è ampio, articolato e complesso, ma volto all'interesse esclusivo dei cittadini. Apprezzo in particolare la concretezza e la coerenza delle proposte, ad esempio quelle sulle migrazioni, che tengono conto del quadro globale e del contesto italiano, senza ignorare le diverse istanze della popolazione. Altre proposte interessanti del MoVimento sono quelle legate alla sicurezza e alla legalità, con l’assunzione, per esempio, di 10.000 nuovi agenti e l’incremento delle risorse destinate al corpo di sicurezza dello Stato. Nel MoVimento c’è spazio per il dialogo aperto e grande ascolto per l’opinione delle persone che hanno acquisito competenze specifiche. Credo che le questioni sociali vadano costantemente affrontate e discusse, e il mio contributo sarà anche verso il mettere in atto le proposte del programma.

Luigi Di Maio l’ha presentata come candidata esperta di tematiche legate al Medio Oriente: in che modo le sue competenze potranno incidere sui lavori del Parlamento?

Il mio più che ventennale lavoro sul campo in zone di conflitto mi ha sempre consentito di offrire all’opinione pubblica una prospettiva unica, permettendo di comprendere dinamiche e circostanze che se non direttamente sul campo sarebbe impossibile conoscere. Credo di poter incidere sui lavori in Parlamento proprio offrendo una prospettiva diversa, che partendo dall’esperienza diretta si trasforma in proposte a livello italiano e europeo, come peraltro ho sempre fatto. Ad esempio, sto lavorando da anni ormai per la ricostruzione della società civile in Siria, per preparare il Paese alla fase del dopo-guerra. È chiaro che mettere a disposizione questa mia esperienza potrà costituire un riferimento. Ancora, sono riconosciuta da numerose comunità, come per esempio gli Yazidi, come persona di riferimento per le istanze sul piano internazionale. Ho all’attivo un network internazionale vasto con rapporti personali forti e consolidati e di fiducia: politici, giornalisti, attivisti, accademici, membri di organizzazioni internazionali. Metto le mie competenze e la mia esperienza a disposizione dell’Italia e degli Italiani, e penso che tutto ciò potrà incidere sui lavori del Parlamento.

Quali sono le principali proposte che vorrebbe discutere e quali tematiche affronterà maggiormente in campagna elettorale?

Credo di dover restare coerente con le mie competenze, per cui discuterò principalmente di migrazioni e politica internazionale, conflitti, minoranze etniche e religiose, nel quadro più ampio dei diritti dei deboli e delle vittime, un tema che deve sempre essere presente nelle discussioni politiche sull’Italia.

Durante i primi giorni di campagna elettorale quali sono stati i temi che ha affrontato maggiormente con i residenti del suo collegio elettorale e di quali richieste si farà carico?

Ho visitato centri anziani, mercati rionali, associazioni di categoria, consorzi. Sono stata in mezzo alla gente, fermandomi a parlare coi cittadini e raccogliendo le loro segnalazioni. Abbiamo parlato di periferie, di inclusione sociale, di cooperazione tra enti diversi, di disagi. È una cosa che mi appartiene, perché sono sempre stata tra la gente per comprenderne i problemi e farmene portavoce nel mondo. Da cittadina eletta, intendo farmi carico delle istanze e richieste di tutti coloro che ho incontrato nel mio collegio elettorale, e voglio portare la loro voce in Parlamento. Ho aperto un canale diretto di comunicazione con chiunque intenda mettersi in contatto con me attraverso la mia pagina Facebook: tutti possono scrivermi, segnalare problemi, proporre iniziative. Come faccio anche con i miei studenti, risponderò sempre a tutti.

In caso di mancata elezione continuerà a far politica attivamente all’interno del MoVimento?

In caso di mancata elezione continuerò ad occuparmi dei temi di cui mi occupo dal 1991, con una ulteriore, maggiore consapevolezza della forza dell’attivismo e delle reti sociali del MoVimento, e del valore della sua proposta politica. Di certo il rapporto con il MoVimento è diventato forte e il dialogo continuerà.

Lei è candidata solamente nel collegio uninominale e in caso di mancata vittoria non avrebbe alcun ‘paracadute': ha chiesto di essere candidata anche nel proporzionale o qualche ulteriore garanzia sulla sua futura collaborazione con il M5s?

Sono stata candidata esclusivamente nell’uninominale e non ho chiesto alcun ‘paracadute’. Se sarò eletta, sarò ben felice di portare la voce dei miei elettori e degli italiani in Parlamento, mettendo al servizio del Paese la mia esperienza e i miei valori. In caso contrario, potrò dire di aver vissuto uno dei periodi più intensi e interessanti della mia vita, di aver imparato moltissimo, e di aver conosciuto persone di grande professionalità e umanità, con un grande senso di responsabilità, dagli attivisti ai rappresentanti eletti. Un’esperienza che mi ha profondamente arricchita come persona e professionista.

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