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La mamma di Elena Aubry: “Rubate le ceneri di mia figlia, domani è l’anniversario della sua morte”

L’appello della mamma di Elena Aubry, caduta dalla sua motocicletta e morta due anni fa mentre percorreva via Ostiense a Roma: “Perdere una figlia è terribile, ma anche andare al sepolcro di tua figlia e non trovarne più le ceneri è qualcosa che non auguro a nessuno. Si tratta di un gesto indegno. Datemi una mano”.
A cura di Enrico Tata
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Elena Aubry, la 26enne morta in un incidente sulla Ostiense
Elena Aubry, la 26enne morta in un incidente sulla Ostiense

"Mi è successa una cosa allucinante a dire poco. Domani è l'anniversario della morte di mia figlia e sono andata a trovarla: hanno aperto il sepolcro di Elena e sono sparite le sue ceneri". A parlare è la mamma di Elena Aubry, la ragazza morta al chilometro 25 di via Ostiense a Roma il 6 maggio del 2018. La 26enne era a bordo della sua moto, una Honda Hornet, è caduta improvvisamente ed è morta a causa del terreno sconnesso. "Ho fatto la denuncia ai carabinieri e faccio un appello a chiunque sappia qualcosa. So che molte persone sono andate a trovare Elena ed è importate sapere se qualcuno sia andato a trovarla dopo il 7 dicembre. Questo è importante per tentare di capire quando sia potuto avvenire questo atto disgraziato", è l'appello della mamma. Da dentro il sepolcro sarebbero state rubate le ceneri, ma anche un quaderno dove erano stati scritti pensieri per la ragazza. "Perdere una figlia è terribile, ma anche andare al sepolcro di tua figlia e non trovarne più le ceneri è qualcosa che non auguro a nessuno. Si tratta di un gesto indegno. Datemi una mano".

Le indagini sulla morte di Elena Aubry

Sulla morte di Elena Aubry sta indagando il pubblico ministero della procura di Roma Laura Condemi. L'ipotesi di reato è quella di omicidio colposo e sotto la lente d'ingrandimento ci sono i dirigenti del del Simu (Sviluppo infrastrutture manutenzione urbana) dipendente dal Campidoglio. Loro avrebbero dovuto occuparsi della manutenzione della strada. Al momento non c'è alcun nome sul registro degli indagati.

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