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La lettera di Papa Francesco ai medici dello Spallanzani: “La vostra generosità non ha limiti”

Le parole di Papa Francesco ai dipendenti dell’Istituto Spallanzani: “So tutto quello che fanno i medici, gli infermieri, gli ausiliari e gli amministrativi dello Spallanzani, so che la loro generosita’ non ha dei limiti. Vorrei esservi vicino in questo momento ringraziando la vostra testimonianza. Vorrei che queste poche righe mi facciano presente per voi, per dire, anch’io con voi ‘solo insieme possiamo farcela’”.
A cura di Enrico Tata
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Le lettera inviata da Papa Francesco ai dipendenti dell'Istituto Spallanzani di Roma
Le lettera inviata da Papa Francesco ai dipendenti dell'Istituto Spallanzani di Roma
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Papa Francesco ha voluto ringraziare i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari dell'istituto Lazzaro Spallanzani di Roma con una lettera inviata al direttore sanitario dell'ospedale, Francesco Vaia. "So tutto quello che fanno i medici, gli infermieri, gli ausiliari e gli amministrativi dello Spallanzani, so che la loro generosità non ha dei limiti. Vorrei esservi vicino in questo momento ringraziando la vostra testimonianza. Vorrei che queste poche righe mi facciano presente per voi, per dire, anch'io con voi ‘solo insieme possiamo farcela'". "Il sostegno sincero, la reale volontà di vicinanza e le parole di rispetto e ammirazione per il nostro operato da parte del Santo Padre Francesco ci rendono orgogliosi e ci danno la giusta carica per continuare con ancora più coraggio e forza il nostro lavoro quotidiano", si legge sulla pagina Facebook dello Spallanzani.

"Espressione più alta di affetto e stima professionale"

Il direttore Vaia ha commentato così le parole del Papa, in una lettera inviata a sua volta a tutti i dipendenti dell'Istituto: "Consentitemi di condividere con voi un messaggio al quale tengo molto. Mentre mi accingevo a scrivere queste poche righe, mi è arrivata una lettera del Pontefice. La lettera è indirizzata a me, ma è rivolta a tutti voi. Spero che accarezzi i vostri animi come ha fatto con il mio. Credo sinceramente, senza tema di essere smentito, che per noi comunità clinica e scientifica di questo nostro prestigioso istituto sia questa l'espressione più alta di affetto e di stima professionale per il lavoro che stiamo svolgendo.

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