La figlia dell’agente della scorta di Conte morto di coronavirus: “Racconterò la storia di un eroe”
"Racconterò la tua storia. La storia di un eroe. La storia di un padre meraviglioso e un poliziotto esemplare". Sono le parole della figlia dell'agente della scorta del premier Giuseppe Conte, Giorgio Guastamacchia, morto a cinquantuno anni di coronavirus. Giorgia ha pubblicato su Facebook un lungo e dolcissimo messaggio d'addio per il padre, pieno d'amore e stima, in cui racconta tutto ciò che significa per lei. Una separazione dalla quale, spiega, è ormai trascorso un mese: "L'ultima volta che ti ho visto, è stato il 6 marzo. L'ultima volta che ti ho sentito è stato il 19 marzo, il giorno del tuo ricovero (bella festa del papà, vero?)".
Il poliziotto della scorta di Conte è morto ieri di corovanirus
"Da quel giorno, anche se eri intubato e incosciente, ogni giorno ti ho mandato uno o più messaggi per incitarti a non mollare, a non abbandonarci, a combattere il coronavirus". Poi, ieri, la tragica notizia: "Mi rendo conto che quei messaggi non li leggerai mai. Ma sicuramente saranno arrivati direttamente al tuo cuore perché si sa, un rapporto padre-figlia non se ne andrà mai, soprattutto dopo aver condiviso tante cose, passioni, momenti".
Il messaggio d'addio della figlia
Infine l'addio al padre, per il quale purtroppo, come tutti gli altri defunti nelle settimane di emergenza, non sarà possibile celebrare il funerale: "Sono stra orgogliosa di averti avuto come padre. Dammi solo il tempo di tornare lucida ed uscire da questo mare di lacrime e dolore. Grazie a Giuseppe Conte per le belle parole verso mio padre, e per avermi chiamata stamattina facendomi le condoglianze personalmente! Lei sa, cosa deve fare".
Le parole di cordoglio di Giuseppe Conte
"È venuto a mancare Giorgio Guastamacchia, sostituto commissario addetto al mio servizio di protezione, di soli cinquantuno anni – ha scritto il premier in una nota – Nei giorni scorsi era stato ricoverato a Roma dopo aver contratto il virus Covid-19. Per tutti noi che l’abbiamo conosciuto, per i colleghi del servizio di protezione, per i dipendenti della Presidenza del Consiglio, è un momento di grande dolore. Ci stringiamo alla signora Emanuela, ai suoi figli e ai suoi cari, per esprimere loro i nostri sentimenti di commossa vicinanza. Rimarrà in me indelebile il ricordo della sua dedizione professionale, dei suoi gesti generosi, dei suoi sorrisi ravvivati da un chiaro filo di ironia".