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La ex di Salvatore Romeo: “Io come Raggi. Anche a me intestò una polizza sulla vita”

Alessandra Bonaccorsi, ex attivista del Movimento 5 Stelle ed ex compagna di Salvatore Romeo, ammette di essere beneficiaria di una polizza vita stipulata da Romeo. Bonaccorsi rivela anche che due anni fa, quando poteva subentrare come consigliera comunale in Ottavo Municipio, fu proprio la sindaca Raggi a chiederle di fare un passo indietro.
A cura di Enrico Tata
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Tra i beneficiari delle polizze vita stipulate da Salvatore Romeo non c'è solo la sindaca di Roma Virginia Raggi. Come lei stessa ammette su Facebook, anche Alessandra Bonaccorsi, ex attivista del Movimento 5 Stelle ed ex compagna di Romeo, ha ricevuto questo insolito regalo da parte dell'allora fidanzato. "Con Salvatore Romeo avevo una relazione sentimentale. Lui mi regalò una polizza sulla vita. Strano? Anch'io rimasi disorientata. Mi è parso un po' inquietante", racconta Bonaccorsi al Messaggero.  "L’ho conosciuto nell’autunno del 2012 poiché mio figlio e sua nipote erano nella stessa scuola e nella stessa classe all’asilo. Fra il 2013 e il 2014 abbiamo avuto un legame sentimentale", racconta in un'altra intervista rilasciata ad AffariItaliani. Nel caso di Bonaccorsi la polizza aveva un premio più basso rispetto a quella che sarebbe stata intestata alla sindaca, 10mila euro contro 30mila euro.

"Stavamo insieme da sei mesi, un giorno si presentò con dei documenti e mi disse: guarda cosa ho fatto per te. Io rimasi stupita, onestamente non è il genere di regali che ti aspetti dal tuo fidanzato. Forse da parte tua c'era il tentativo di proteggermi. Mi spiegò anche che aveva reso beneficiari di polizze sulla vita anche alcuni amici. Era un modo per dimostrare affetto. Io quei documenti neppure li ho conservati", racconta ancora Bonaccorsi al Messaggero.

"Virginia Raggi cercò di farmi fuori"

Candidata alle elezioni del 2013 con il Movimento 5 Stelle, Alessandra Bonaccorsi risultò la prima dei non eletti. Quando, nel 2015, uno dei consiglieri diede le dimissioni sarebbe dovuta subentrare lei in consiglio dell'Ottavo Municipio.

"Ma al momento di presentarmi alla riunione degli attivisti dell’Ottavo Municipio, ricevetti ingiurie, intimidazioni e, su facebook, addirittura minacce di essere presa a calci per impedirmi di entrare in Municipio come consigliera. La loro versione era che, da dopo le elezioni del 2013, non avevo più partecipato alle varie riunioni e banchetti; cosa verissima, ma io sono una persona pragmatica: quelle riunioni in cui gli attivisti si esaltavano a vicenda pensando di risolvere i problemi mondiali non servivano a nulla", racconta Bonaccorsi ad AffariItaliani.  "Ma non furono solo gli attivisti a chiedermi di fare un passo indietro. E, a parte le minacce e il mobbing, fu questa la cosa che più mi sconvolse. Furono gli allora consiglieri comunali Raggi e Frongia. Fui chiamata da Frongia a prendere un caffè in Campidoglio e mi si avvicinò Virginia Raggi con un bel sorriso dicendomi: “Alessandra perché non fai un passo indietro?”. Io le risposi: “Perché dovrei?” e lei sparì".

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