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L’atroce fine di un amore a Nettuno: tenta di uccidere la compagna, poi si dà fuoco

Gli agenti l’hanno trovata poco dopo mezzanotte, seminuda, in lacrime, con il volto sanguinante. La donna ha raccontato ai poliziotti che il suo compagno l’aveva picchiata, poi aveva tentato di strangolarla. L’uomo è stato arrestato per il reato di tentato omicidio.
A cura di Enrico Tata
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Un amore finito male, nelle campagne di Nettuno. Ha gridato aiuto, qualcuno l’ha sentita e ha chiamato la polizia. Gli agenti l’hanno trovata poco dopo mezzanotte, seminuda, in lacrime, con il volto sanguinante. La donna ha raccontato ai poliziotti che il suo uomo l’aveva picchiata, poi aveva tentato di strangolarla. Probabilmente, secondo le prime ricostruzioni, non voleva accettare la fine della relazione sentimentale. Dopo essere stata soccorsa, coperta e rassicurata, la donna ha indicato ai poliziotti il luogo da cui era riuscita a scappare. Gli agenti hanno individuato il compagno vicino a un’automobile. Appena li ha visti, la tragica decisione: è entrato di fretta nella vettura e si è dato fuoco. Due poliziotti sono riusciti in alcuni secondi ad aprire la portiera della macchina e a trascinarlo fuori con gli abiti già parzialmente in fiamme, spente gettandogli sopra del terriccio. Sia l’uomo che la donna sono stati poi accompagnati in ospedale.

Secondo gli investigatori, L.S.A., 47enne romano, non essendo riuscito ad uccidere la donna, aveva deciso di cospargere la sua auto di benzina per poi darsi fuoco. Lei, tuttora ricoverata in ospedale, ha riportato un trauma cranico con diverse fratture facciali; ne avrà per almeno 30 giorni. Il suo compagno invece, con ustione alle mani e alle gambe, è stato arrestato per il reato di tentato omicidio.

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