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Ispezione in via di Salone, il campo nomadi dove vivono i presunti stupratori delle 14enni

Duecento nomadi sono stati controllati, venti di loro sono stati sottoposti a misure restrittive. Ispezionati anche 35 veicoli, tra automobili e furgoni. All’operazione hanno partecipato oltre cento carabinieri.
A cura di Enrico Tata
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Blitz dei carabinieri in via di Salone, periferia est di Roma, il campo nomadi dove vivono Mario Seferovic, 21 anni e Maikon Halilovic, 26 anni. Il primo è accusato di aver stuprato due ragazzine di 14 anni, il secondo sarebbe il suo complice. Nell'operazione sono stati impiegati oltre cento militari del comando provinciale di Roma, del Nucleo cinofili di Santa Maria di Galeria e del Nucleo operativo ecologico di Roma.

Cento carabinieri impiegati, duecento persone controllate

Duecento nomadi sono stati controllati, venti di loro sono stati sottoposti a misure restrittive. Ispezionati anche 35 veicoli, tra automobili e furgoni. Cinque sono stati sequestrati perché privi di assicurazione. In più due persone sono state arrestate per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, cinque persone sono state fermate perché non censite all’interno del campo e perché avevano creato allacci abusivi tramite pericolosi cavi volanti e scoperti, mentre altri dieci sono stati sorpresi senza documento di identità. Per due di loro i carabinieri stanno valutando l'espulsione dall'Italia. Tra gli oggetti trovati e sequestrati, è saltato fuori anche uno scanner per ascoltare le comunicazioni delle forze dell'ordine, una vera e propria radio che avrebbe consentito loro di intercettare gli agenti.

Stupri a Roma, via all'interrogatori di garanzia per Mario e il suo amico

Proprio ieri si è svolto l'interrogatorio di garanzia dei due giovani nomadi. Entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere e rimarranno in carcere. "Mario sta sempre con me, viene al mercato o sta a casa con suo fratello invalido dopo che mio marito è morto. Non sapevo nulla di tutto ciò perché ero ricoverata in ospedale. Poi quando sono tornata a casa mi hanno detto che era stato arrestato. Mio figlio è un bravo ragazzo, cresciuto a scuola, in attesa di trovare un lavoro. Io vivo qui da 20 anni. I miei figli non minacciano e non si picchiano con le altre persone, non fanno casino, non rubano. Non so perché quella ragazza ha detto queste cose", ha raccontato la mamma di Seferovic ai microfoni di Fanpage.it.

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