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Investimenti Spa licenzia il direttore: “Non accettava taglio maxi stipendio”

Il Cda di Investimenti Spa ha licenziato il suo direttore generale Vincenzo Alfonsi. La ragione? Non accettava il taglio del maxi stipendio per adeguarsi a quelli degli altri dirigenti. Ma sull’azienda municipalizzata incombe lo spettro del fallimento pilotato a cauda dei debiti accumulati.
A cura di Va.Re.
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Il direttore generale di Investimenti, la società per azioni partecipata dal Comune di Roma, dalla Regione Lazio, dalla Camera di Commercio e Sviluppo Lazio, è stato licenziato dal consiglio d'amministrazione che presiedeva. La ragione? Il rifiuto di Vincenzo Alfonsi, questo il nome del dirigente, di votare in maniera favorevole al taglio del suo maxi-stipendio. La mozione è stata votata da parte di 3 componenti su 5 del consiglio d'amministrazione, determinati ad allineare la remunerazione di Alfondi (280 mila euro lordi l'anno) a quelle del presidente (85 mila euro) e dell'amministratore delegato (81 mila) Carlo Paris, nominato appena un mese fa, nome fortemente voluto da Ignazio Marino.

Ma Alfonsi si difende: "Nel 2012 avevo autonomamente rinunciato a oltre 30mila euro di stipendio". Non abbastanza per i rappresentanti di Comune, Regione e Confocommercio nel cda. Si sono astenuti invece i rappresentanti della Cna e di Confesercenti, molto più preoccupati dei 150 milioni di debiti della Spa, accumulati per la costruzione della Nuova Fiera di Roma: "Non voglio alimentare polemiche – continua Alfonsi – dico solo che mentre si esegue un intervento a cuore aperto non ci si può preoccupare del costo del bisturi, pena l’innalzamento dei rischi per il paziente". Una delle ipotesi sul futuro di Investimenti Spa è quella di un ‘fallimento pilotato'.

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