Infernetto, Roberto Sacchet cade da un palazzo e muore: la Procura apre un fascicolo contro ignoti
Sulla morte del 29enne Roberto Sacchet, caduto dal terrazzo al secondo piano di un palazzo in via Nogaredo all'Infernetto, Roma, la Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti, per "morte come conseguenza di altro reato". Gli investigatori indagano su un decesso che al momento sembra essere avvolto nel mistero. Perché Roberto è caduto facendo un volo di diversi metri, è stato un gesto volontario, era sotto l'effetto di alcol, oppure qualcuno lo ha spinto? Sono le domande che chi indaga sul caso si sta ponendo, nell'attesa che arrivino i risultati dell'autopsia e degli esami tossicologici. Oggi il pubblico ministero Maurizio Arcuri conferirà l'incarico al medico legale per svolgere gli accertamenti necessari sulla salma del ragazzo.
Roberto Sacchet morto dopo una caduta
Gli investigatori che indagano sulla morte di Roberto Sacchet stanno cercando di capire se sia rilevante il fatto che la notte del 3 agosto tutte le finestre dell'abitazione fossero chiuse tranne una sia rilevante, l'ipotesi al vaglio è che il corpo possa essere stato spostato dopo la caduta per depistare le indagini. Gli inquirenti al momento sarebbero protesi ad escludere il gesto volontario. Le ferite sul suo corpo, da un primo esame esterno fanno pensare che il giovane abbia provato ad aggrapparsi a qualcosa, forse una ringhiera, per rallentare la caduta rovinosa. Sulla scomparsa del ragazzo è stato ascoltato l'amico che quella sera era rimasto a dormire a casa sua. Il giovane ha detto di non essersi accorto di nulla. Nel frattempo le auto dei due ragazzi sono state sequestrate per svolgere ulteriori accertamenti.