Infermiere della Croce Rossa ruba in casa di una defunta: 2mila euro nascosti nel camice
Un furto di 2mila euro a casa di una anziana signora appena deceduta. Di questo è accusato un infermiere della Croce Rossa in servizio su una ambulanza a Roma. Durante un intervento nella zona dei Parioli. L'infermiere, 33 anni ed incensurato, ha prelevato dal cassetto di un comodino dell'abitazione 2mila euro in contanti infilandoseli nel camice da lavoro. La somma apparteneva all'anziana padrona di casa, una donna di 80 anni deceduta dopo l'intervento dei sanitari. Ad incastrare l'infermiere è stato un agente del commissariato di polizia Villa Glori giunto nell'abitazione dell'anziana dopo l'ambulanza. Il poliziotto avrebbe notato l'infermiere infilarsi i soldi presi dal comodino nel camice.
L'uomo ha provato poi a nascondere il maltolto all'interno dell'ambulanza di servizio ma i poliziotti lo hanno scoperto e tratto in arresto. Durissima la presa di posizione della Croce Rossa che, dopo essere stata allertata dal commissariato di polizia, ha sospeso dal lavoro con effetto immediato l'intero equipaggio dell'ambulanza. Ha usato parole molto dure Flavio Ronzi presidente della Croce Rossa Italiana di Roma: "Chi tradisce il valore del lavoro di soccorritore e di operatore sanitario commette un doppio reato e per quanto ci riguarda è fuori da Croce Rossa Italiana – ha detto all'AdnKronos – Da parte nostra ci sarà nessuna pietà per chi ruba". Se il reato fosse confermato la Croce Rossa prefigura il licenziamento per l'infermiere. Ronzi ha annunciato che la Croce Rossa si costituirà parte civile nel processo a carico dell'infermiere ed ha inviato alla famiglia dell'anziana defunta le scuse ufficiali.