Incidenti nel Lazio nel 2018: 338 morti, 215 solo a Roma. I feriti sono stati 25mila
L‘Istat ha reso pubblici i dati per quanto riguarda gli incidenti stradali avvenuti nelle cinque provincie del Lazio nel 2018. Nonostante il numero totale d'incidenti (-5%) e il numero di vittime (-5,1%) sia leggermente diminuito, in linea con la tendenza nazionale in atto, i dati continuano ad essere drammatici, un vero e proprio bollettino di guerra. Nel 2018 nel Lazio si sono verificati 18.613 incidenti stradali, in cui hanno perso la vita 338 persone, mentre i feriti sono stati oltre 25.000. Maglia nera a Roma, dove si sono registrati più di 20.000 feriti e i morti sono stati 215, quattro in meno dell'anno precedente. Per il numero di vittime alla capitale segue Latina con 51 vittime, Frosinone con 39, Viterbo e Rieti dove i decessi sono stati rispettivamente 19 e 14. Espresso in termini statistici tra il 2017 e il 2018 l'indice di lesività è diminuito da 138,2 a 137,1, mentre l'indice di mortalità è rimasto invariato a 1,8 decessi ogni 100 incidenti.
"L'incidentalità stradale più alta nei capoluoghi, nel litorale e nelle province di Roma e Frosinone, dove si sono verificati più di 1,9 incidenti ogni 1.000 abitanti. – si legge in una nota che presenta l'indagine – Gli indici di mortalità e di gravità assumono i valori più elevati nei comuni situati prevalentemente nella provincia di Roma e di Frosinone dove si registrano, rispettivamente, più di 8,8 morti ogni 100 incidenti stradali e più di 5,5 morti ogni 100 persone morte o ferite in incidenti stradali". Il numero più alto di incidenti, il 76,6%, avviene sulle strade urbane ma i decessi negli incidenti urbani rappresentano poco più della metà dei decessi, presumibilmente perché la velocità è meno sostenuta, gli incidenti più gravi avvengono infatti sulle strade extraurbane e sulle autostrade (con un indice di mortalità rispettivamente di 4 e 3,1 decessi ogni 100 incidenti).
Continuano le stragi del sabato sera
Gli incidenti si concentrano soprattutto in primavera ed estate, aumentando con il bel tempo la mobilità aumenta. Mentre se il 78% degli incidenti avviene tra le 8,.00 del mattino e le 20.00, l'indidice di mortalità raggiunge i valori più elevati nelle fasce orarie notturne, in particolare tra le 3 e le 4 (5.8 morti ogni 100 incidenti) e tra le 6 e le 7 del mattino (6,1 morti ogni 100 incidenti) surclassando di molto la media giornaliera che si ferma a un indice di 1,8). Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 40,6% degli incidenti notturni, il 43,3% delle vittime e il 43,2% dei feriti. L'indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 3,2 decessi ogni 100 incidenti.
I comportamenti più pericolosi al volante
Nell'ambito dei comportamenti errati di guida, il mancato rispetto delle regole di precedenza, della distanza di sicurezza e la guida distratta sono le prime tre cause di incidente: i tre gruppi costituiscono complessivamente il 27% dei casi. Considerando solo le strade extraurbane, la guida distratta incide da sola per il 19,4% .