Incidente a piazza del Popolo, restituita la patente all’autista del furgone
Andava piano, non aveva bevuto né assunto droghe prima di mettersi alla guida. Insomma, l'incidente di martedì scorso a Roma, nei pressi di piazza del Popolo, costato la vita a Elena Fortuna e il ferimento grave di un'altra donna, potrebbe essere stato causato da un caso fortuito. Un colpo di tosse, ha ribadito Pablo De Luca, legale dell'autista Marco Pompei, che ha fatto perdere i sensi per un breve istante al conducente. Istante fatale: l'uomo, che secondo il suo legale "andava a 45 chilometri orari", ha tossito proprio mentre col suo furgone affrontava la curva che conduce da via Ferdinando di Savoia in via Maria Adelaide.
Incidente a piazza del Popolo, restituita la patente all'autista del furgone
Quando si è riavuto, Pompei si è trovato all'interno del furgone capovolto, che nel frattempo aveva schiacciato le due donne. Adesso questa dinamica, sostenuta dalla difesa, sarà vagliata dalla procura con accertamenti. A conferma della tesi della difesa ci sarebbero anche le immagini di una telecamera di sorveglianza della zona, che testimonierebbero come la velocità del mezzo non fosse elevata. Esclusa anche la possibile distrazione dell'autista a causa del telefonino: i tabulati telefonici non mostrano chiamate negli orari compatibili con l'incidente, anche se con gli smartphone la telefonata non è l'unica attività possibile.
Intanto, proprio per l'esito negativo di tutti i test su droga e alcol, al 48enne autista è stata restituita la patente, come previsto dal Codice della strada. L'uomo è così potuto tornare al lavoro, alla guida di un altro furgoncino.