Incendio nella villa dei Casamonica a Ciampino, è caccia ai complici di Nicandro
E' caccia ai complici di Nicandro Casamonica. Il giovane, rimasto ucciso mentre tentava di incendiare la villetta di un parente, potrebbe essere stato aiutato alcune persone. I carabinieri ne sono convinti e l'ipotesi è avvalorata anche dal fatto che non è stata trovata nessuna auto o moto ne pressi dell'abitazione data alle fiamme. Qualcuno deve aver accompagnato il 26enne dalla Romanina, dove risiede, fino a casa di Raffaele Casamonica. Le telecamere di videosorveglianza avrebbero tra l'altro ripreso un gruppo di persone sospette nei pressi della villetta di Ciampino, due uomini e due donne, stando a quanto si apprende da fonti investigative.
Dalle indagini degli investigatori e secondo quanto riporta il Corriere della Sera è emerso anche che la villa di via Capri era stata confiscata. I Casamonica avevano però presentato un ricorso al tar. Raffaele Casamonica e la sua famiglia erano in vacanza al mare e quindi non si trovavano in casa mentre Nicandro, detto Danilo, tentava di incendiarla. Secondo i carabinieri si tratta di una vendetta per questioni di amore: la sorella della vittima aveva una relazione proibita con il figlio di Raffaele, e così Nicandro ha deciso di incendiare la casa del parente. Ha cosparso il salone di benzina, ma poi, quando ha acceso la fiamma, l'esplosione lo ha investito in pieno.