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Incastrata nelle porte della metro B viene trascinata per 20 metri: “Ferite a gambe e braccia”

Nessuna grave conseguenza per la donna medicata al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni. Nel luglio 2017 un episodio simile alla stazione Termini, con conseguenze ben più gravi. Atac ha aperto un’inchiesta interna per verificare cosa sia accaduto ed eventuali responsabilità del macchinista.
A cura di Redazione Roma
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Paura nel pomeriggio di ieri – domenica 27 gennaio – alla fermata Garbatella della linea B della metropolitana di Roma, dove una donna è rimasta incastrata nelle porte del convoglio in partenza, venendo trascinata per una ventina di metri. Per fortuna tanta paura ma niente di grave per la 45enne: ferita a braccia e gambe è stata soccorsa dal personale del 118 e medicata in ospedale al San Giovanni. Le sue condizioni non sono gravi.

La stazione è stata chiusa per circa un'ora, con disagi alla circolazione, per permettere i rilievi del caso. Atac ha aperto un'indagine interna per appurare cosa sia accaduto e se i sistemi di sicurezza non abbiano funzionato a dovere. "Non mi sono accorto subito di lei, almeno all'inizio, ma avevo fatto tutti i controlli previsti, prima di partire – è il racconto del macchinista riportato da il Messaggero – Non so neanche se stesse per entrare o se fosse appena uscita, è stato un attimo, nella mia mente è tutto molto confuso".

L'episodio ricorda quanto accaduto alla stazione Termini nel luglio del 2017 quando una donna di origine bielorussa, Natalya Garkovich, bielorussa di 45 anni, rimase incastrata con le buste della spesa venendo trascinata e riportando gravi e irreversibili danni fisici. Il macchinista che si trovava alla guida del convoglio

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