In via dei Leutari l’antica lapide “proibisce di buttare immondizia”, ma sotto c’è una discarica
Nel 18esimo secolo a Roma c'era un ‘Monsignore illustrissimo' che presiedeva il cosiddetto ‘Tribunale delle Strade' e aveva il compito di vigilare sulla polizia delle viuzze del centro storico della città. Il Papa intendeva evitare che le strade di Roma venissero usate dal popolo come ‘mondezzari' e per questo incaricò il Tribunale delle Strade di prevedere multe severissime per chi sporcava le strade. I divieti erano posizionati sui muri delle strade, davanti alle chiese, alle fontane e ai palazzi storici. Tra la metà del 1600 e la fine del 1700 furono apposte decine di lapidi di divieti e circa 60 sono ancora superstiti. Chi trasgrediva doveva pagare tra i 10 e i 25 scudi ed erano previste anche frustate.
La lapide di via dei Lautari
Una lapide del genere si trova anche in via dei Lautari, tra corso Vittorio Emanuele II e via del Governo Vecchio, nel cuore di Roma. "Si proibisce a qualunque persona di buttar immondezze in questo luogo sotto le pene contenute nell'editto di Monsignor Presidente delle Strade pubblicato nell'anno 1741", il testo del divieto. Ebbene, neanche il severo avvertimento di tre secoli fa ferma i romani di oggi, che hanno trasformato il vicoletto in una vera e propria discarica, come mostra un video pubblicato su Facebook da Marco Tosi. Sotto la lapide ci sono cartoni, buste e sacchi pieni di immondizia e anche una scritta che certo non contribuisce in modo positivo al decoro della strada.